Commenti all'articolo Perché i governi non amano gli investimenti
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Fabrizia Di Iorio
4 Febbraio 2019, 10:55 10:55
Tutto vero ma investimenti in opere pubbliche permettono la creazione di posti di lavoro e questo potrebbe essere rivendicato dalle forze politiche al governo . Naturalmente l’ iter degli stanziamenti e dell’ inizio delle opere dovrebbe essere velocizzato.
Pablo Szychowski
4 Febbraio 2019, 6:20 6:20
Bravo, Nicola, come sempre!!!
Andrea Salvadore
3 Febbraio 2019, 18:09 18:09
Elementary my dear Watson! L’obbiettivo dei politici é vincere le prossime elezioni e tutte le loro azioni sono fatte ad usum delphini, la condizione del paese é solo manipolata a quel scopo.Se c’é capacitá produttiva inattiva di importanza non c’é che una misura di effetto immediato come la riduzione delle tasse e come dimostró con successo Kennedy. A questa vaaggiunta una campagna nazionale di “compra italiano” come federo i tedeschi nel dopoguerra del 1918 che fu iniziata e alimentata dagli industriali del Baden e per la cuale bisogna fare appello al patriottismo. Se gli italiani non rispondono a questo appello, che non vola alcun trattato, non possiamo dar colpa che a noi stessi. L¡effetto degli investimenti é naturalmente la base per il futuro e la cui esito felice dipende essenzalmente dall’esperienza e dal fiuto di chi investe ed é eguale per privati e per governi.
claudio zanella
3 Febbraio 2019, 15:12 15:12
Certo, è così, ma qui sembra che sia una cosa ineluttabile: ci piove in testa e dobbiamo tenercelo. Se il SISTEMA in cui ci troviamo non funziona bene va esaminato per vedere se esistono delle soluzioni. Delle persone qualificate dovrebbero occuparsi di questo, ma nessuno lo fa. La risposta “ma così fanno anche gli altri ” è sbagliata.
Tutto vero ma investimenti in opere pubbliche permettono la creazione di posti di lavoro e questo potrebbe essere rivendicato dalle forze politiche al governo . Naturalmente l’ iter degli stanziamenti e dell’ inizio delle opere dovrebbe essere velocizzato.
Bravo, Nicola, come sempre!!!
Elementary my dear Watson! L’obbiettivo dei politici é vincere le prossime elezioni e tutte le loro azioni sono fatte ad usum delphini, la condizione del paese é solo manipolata a quel scopo.Se c’é capacitá produttiva inattiva di importanza non c’é che una misura di effetto immediato come la riduzione delle tasse e come dimostró con successo Kennedy. A questa vaaggiunta una campagna nazionale di “compra italiano” come federo i tedeschi nel dopoguerra del 1918 che fu iniziata e alimentata dagli industriali del Baden e per la cuale bisogna fare appello al patriottismo. Se gli italiani non rispondono a questo appello, che non vola alcun trattato, non possiamo dar colpa che a noi stessi. L¡effetto degli investimenti é naturalmente la base per il futuro e la cui esito felice dipende essenzalmente dall’esperienza e dal fiuto di chi investe ed é eguale per privati e per governi.
Certo, è così, ma qui sembra che sia una cosa ineluttabile: ci piove in testa e dobbiamo tenercelo. Se il SISTEMA in cui ci troviamo non funziona bene va esaminato per vedere se esistono delle soluzioni. Delle persone qualificate dovrebbero occuparsi di questo, ma nessuno lo fa. La risposta “ma così fanno anche gli altri ” è sbagliata.