Ed eccoci alle mandorle. Be’, quelle le abbiamo anche noi, direte. Sì, ma l’ultimo grido dietetico ne ha fatto talmente aumentare la domanda che le nostre non bastano più. Così, le si importa dalla California. Ora, essendo che per produrre una sola mandorla occorrono diversi litri di acqua, ecco arrivati in California strani fenomeni. Uno è la quasi scomparsa del salmone c.d. Chinook, dal momento che l’acqua in cui nuota viene in gran parte deviata verso i mandorleti. L’altro è la ricorrente siccità, che penalizza soprattutto la fauna. Il fatto è che l’acqua serve anche a produrre un’altra superstar della new diet, l’avocado. Per ottenere mezzo chilo del quale di litri ne servono molti ma molti di più.
Insomma, la California liberal è divisa tra le novità ecologiche e i guasti che esse provocano. Lì sono di sinistra, non c’è mica Bolsonaro, tuttavia ogni anno soffrono incendi sempre più devastanti. Pare che i treni corrano in mezzo alle foreste e le scintille dei cavi elettrici talvolta caschino sul fogliame. Qualcuno lo ha fatto presente e suggerito di lasciare i due lati dei binari liberi dagli alberi. Naturalmente gli eco sono insorti perché l’albero è sacro, e così non se ne fa niente. Meno schizzinoso è il vicino Messico, che si è visto decuplicare l’export di avocado.
Risultato: deforestazione di ampie fette di territorio, business finito in mano ai cartelli del malaffare che trovano l’«oro verde» meno rischioso del crack. Potremmo a questo punto citare Vico e la sua «eterogenesi dei fini», o il vecchio proverbio sulle buone intenzioni che lastricano un certo posto. Preferiamo il Vangelo, dove Cristo perdona gli omicidi ma non i farisei…
Rino Cammilleri, 7 luglio 2021