Commenti all'articolo Perché il declino degli Stati può essere un pericolo per le libertà
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Giancarlo 2021
31 Agosto 2022, 14:49 14:49
Oggi il nuovo ordine sociale ed economico, leconomia capitalista si sta indirizzando verso una economia finanziaria modificando i soggetti economici in grandi multinazionali che opereranno nei campi della sanità, della previdenza, dellistruzione, della giustizia e altrove che prenderanno il posto degli Stati nei quali i popoli asserviti investiranno i loro redditi. Dallaltra leconomia capitalcomunista oggi in atto si trasformerà in una economia finanziaria comunista con gli Stati al posto delle grandi multinazionali nelle quale i popoli asserviti dovranno lavorare secondo le direttive ricevute. Di libertà molto poca in entrambe purtroppo.
Flavio Pantarotto
31 Agosto 2022, 2:15 2:15
Il declino inteso come “migrazione” degli enti di governo e controllo a distanza sempre maggiore dalle nazioni governate e controllate, sì.
Fino al fondersi in entità sovranazionali sulle quali diventa impossibile qualsiasi esercizio democratico, sì.
Come nel piccolo Comune ove cambia regolarmente il sindaco ma il geometra comunale ed il ragioniere generale sono gli stessi da trent’anni.
Quindi l’amministrazione è la stessa, da trent’anni.
Roma, Bruxelles, Washington come il “bar Centrale”: non disturbare, stiamo lavorando per voi.
Partire da lì: un dannunziano pitale d’orina a quel tavolo, prego, offriamo noi.
Poi, più in su…
Davide V8
30 Agosto 2022, 21:41 21:41
Parlare di potere dei manager, e non della proprietà, è verissimo (penso ad esempio a Whirlpool che vuole vendere tutto, dopo aver spolpato, distrutto, e seguito/cambiato strategie in modo isterico), ma è roba di 30 anni fa e non ci dice poi molto su quanto avvenuto gli ultimi 30 anni.
Il declino degli stati, poi, non esiste: in 30 anni lo statalismo è esploso.
Forse si poteva avere un’idea di riduzione del loro potere dopo gli anni ’80, ma oggi non ha senso.
Da allora, la *ripresa* del potere pubblico, degli stati, e chiaramente anche dei mostri sovranazionali citati, ha creato precisamente i problemi in cui viviamo.
Sandro
30 Agosto 2022, 20:52 20:52
Ho avuto la fortuna di essere allievo del Prof. Matteucci, una mente illuminata ed illuminante, che ha sopportato con dignità e coraggio le angherie della sinistra che inquinava le università negli anni ’70. Onore a lui con infinita riconoscenza.
Fabio Bertoncelli
30 Agosto 2022, 19:43 19:43
1) Il declino dell’Italia e della sua sovranità è cominciato con l’istituzione dell’Unione Europea (non del MEC, non della CEE).
2) Il massacro dell’economia italiana è cominciato con l’euro (grazie, Prodi!).
3) La fine del popolo italiano è cominciata con l’invasione dei clandestini.
4) La pietra tombale sull’Italia (Venezuela prossima ventura) la piazzerà la sinistra.
paolospicchidi@
30 Agosto 2022, 19:13 19:13
La chiave di lettura marzixana è falsa… dice lei…
Della serie….
I SOLDI NON DANNO LA FELICITÀ (IL POTERE, ECC ECC) FIGURATI SENZA… e la chiudo qui senza tutti i libri del mondo.. . Questo compreso.
Oggi il nuovo ordine sociale ed economico, l
economia capitalista si sta indirizzando verso una economia finanziaria modificando i soggetti economici in grandi multinazionali che opereranno nei campi della sanità, della previdenza, dell
istruzione, della giustizia e altrove che prenderanno il posto degli Stati nei quali i popoli asserviti investiranno i loro redditi. Dallaltra l
economia capitalcomunista oggi in atto si trasformerà in una economia finanziaria comunista con gli Stati al posto delle grandi multinazionali nelle quale i popoli asserviti dovranno lavorare secondo le direttive ricevute. Di libertà molto poca in entrambe purtroppo.Il declino inteso come “migrazione” degli enti di governo e controllo a distanza sempre maggiore dalle nazioni governate e controllate, sì.
Fino al fondersi in entità sovranazionali sulle quali diventa impossibile qualsiasi esercizio democratico, sì.
Come nel piccolo Comune ove cambia regolarmente il sindaco ma il geometra comunale ed il ragioniere generale sono gli stessi da trent’anni.
Quindi l’amministrazione è la stessa, da trent’anni.
Roma, Bruxelles, Washington come il “bar Centrale”: non disturbare, stiamo lavorando per voi.
Partire da lì: un dannunziano pitale d’orina a quel tavolo, prego, offriamo noi.
Poi, più in su…
Parlare di potere dei manager, e non della proprietà, è verissimo (penso ad esempio a Whirlpool che vuole vendere tutto, dopo aver spolpato, distrutto, e seguito/cambiato strategie in modo isterico), ma è roba di 30 anni fa e non ci dice poi molto su quanto avvenuto gli ultimi 30 anni.
Il declino degli stati, poi, non esiste: in 30 anni lo statalismo è esploso.
Forse si poteva avere un’idea di riduzione del loro potere dopo gli anni ’80, ma oggi non ha senso.
Da allora, la *ripresa* del potere pubblico, degli stati, e chiaramente anche dei mostri sovranazionali citati, ha creato precisamente i problemi in cui viviamo.
Ho avuto la fortuna di essere allievo del Prof. Matteucci, una mente illuminata ed illuminante, che ha sopportato con dignità e coraggio le angherie della sinistra che inquinava le università negli anni ’70. Onore a lui con infinita riconoscenza.
1) Il declino dell’Italia e della sua sovranità è cominciato con l’istituzione dell’Unione Europea (non del MEC, non della CEE).
2) Il massacro dell’economia italiana è cominciato con l’euro (grazie, Prodi!).
3) La fine del popolo italiano è cominciata con l’invasione dei clandestini.
4) La pietra tombale sull’Italia (Venezuela prossima ventura) la piazzerà la sinistra.
La chiave di lettura marzixana è falsa… dice lei…
Della serie….
I SOLDI NON DANNO LA FELICITÀ (IL POTERE, ECC ECC) FIGURATI SENZA… e la chiudo qui senza tutti i libri del mondo.. . Questo compreso.