A quel punto Conte, come capo M5S, non potrà più fare il gioco delle tre carte, come è stato ad esempio per il Tap, in Puglia o per la Tav, per il pasticcio di Autostrade o per la prima stesura del Recovery Plan. E magari finirà per inseguire un’altra fiaba, quella di diventare, alla quarta votazione, Capo dello Stato, visto che gli fanno credere di essere una riserva della Repubblica. Tra l’altro non è solo: la stessa considerazione viene fatta anche per Silvio Berlusconi. Almeno lui, però, è un vero grande, votato da milioni di italiani. In questo caso Vladimir Jakovlevič Propp, l’antropologo russo, scriverà dal cielo un’altra fiaba. Sempre che non arrivi il lupo, o i draghi.
Luigi Bisignani, Il Tempo 20 giugno 2021