Ebbene con la prospettata riforma, ristrutturare il debito sovrano in euro sarà più facile. Se oggi basta che gli obbligazionisti abbiano in portafoglio il 33% di una singola emissione per bloccare l’eventuale ristrutturazione di quella tranche, a partire dal 2022 saranno inserite nuove clausole. E per bloccare la ristrutturazione servirà una minoranza di blocco più piccola (25%) ma sul totale del debito. Insomma, si facilita un bail in di massa. Il M5S ha ufficialmente detto sì per bocca di Vito Crimi a questa scempiaggine a patto che l’Italia non utilizzi mai (forse?) il Mes sanitario. Ma il fondo salva Stati non è una mela avvelenata che uno può evitare di mangiare per non morire. Bensì una vera e propria nube tossica. Basta respirare e crepiamo. E con queste innovazioni sarà ancor più letale.
Fabio Dragoni, 30 novembre 2020