Politica

Perché la vecchia Lega Nord non ha più senso

Il Senatur Bossi torna ad attaccare il segretario leghista Salvini. Ma il suo progetto è ormai passato

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Chi, come me, ha il culto della Destra storica e venera la memoria di Silvio Spaventa non può sentire nessun feeling per Matteo Salvini, promotore di un autonomia regionale differenziata che rischia di fare a pezzi il già disastrato stato unitario. E tuttavia mi ha letteralmente indignato il repechage di Umberto Bossi, che, grazie ai quotidiani dell’establishment, è riapparso sulla scena politica quasi osannato per le sue feroci critiche al “capitano”.

La cartina di tornasole della mancanza di dignità etica delle classi dirigenti del nostro paese è la gasificazione della memoria storica. Ma come si può riesumare uno, come il Senatur, che dichiarava di voler usare il tricolore per pulirsi le parti posteriori su cui non batte il sole; che insolentiva contro la signora di Venezia rea di aver esposto la bandiera italiana; che pensava, per la mitica Padania, al marco come moneta scambio accanto o al posto della lira; che, nel 1994, con la complicità di uno dei più discussi inquilini del Quirinale, promosse un ribaltone contro il governo di Silvio Berlusconi, tradendo la fiducia di quanti lo avevano votato pensando che avrebbe sostenuto il centrodestra? Non parliamo poi del figlio – il “Trota” – e di vicende private sulle quali va steso il classico velo pietoso.

Salvini ha cercato di esportare la Lega oltre i confini padani per farne un grande partito nazionale, capace di raccogliere voti al Nord, come al Centro, come al Sud. La tenacia con cui ribadisce l’urgenza del ponte sullo Stretto di Messina è una riprova della volontà di presentarsi come un vero statista italiano (che non teme, quindi, di far pagare ai contribuenti del Nord le spese di una infrastruttura tanto costosa). E la stessa vicinanza ai più criticati leader “sovranisti” europei – a cominciare da quelli nostri che il Senatur aveva definito la “porcilaia fascista” – la dice lunga sulla metamorfosi del movimento fondato a da Bossi.

E tuttavia, se va in porto l’autonomia differenziata, dal punto di vista dei “padani”, non si raggiungerebbe un risultato che difficilmente avrebbe portato a casa la vecchia Lega Nord? Forse Bossi dovrebbe imparare a moderare i suoi non eroici furori contro il suo successore.

Dino Cofrancesco, Il Giornale del Piemonte e della Liguria 24 aprile 2024

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