Esteri

Perché le sanzioni a Putin non servono a niente - Seconda parte

La strategia Usa sembra per ora fallimentare: Mosca continua l’invasione in Ucraina

Quella del regime-change, una mossa più desiderata (e disperata) che realisticamente tenuta in conto anche dagli americani, potrebbe creare più danni che benefici nell’opinione pubblica internazionale, contribuendo a tagliare ogni residuale via d’uscita diplomatica ancora percorribile. “Le sanzioni annunciate dalla Casa Bianca, tra cui il sequestro degli yacht degli oligarchi e la creazione di un Dipartimento ad hoc per scovare le loro attività criminali, sono mosse coreografiche del governo per far credere che si sta battendo per il popolo ucraino” ha commentato Laura Ingraham, conduttrice di punta di Fox News.

La stessa Jen Psaki, portavoce di Biden, rispondendo ai giornalisti ha definito così lo scopo delle sanzioni: “Vogliamo far sentire la pressione agli oligarchi”. Il tentativo, un po’ ingenuo, è che dai super ricchi possa partire la fronda contro lo “zar” del Cremlino, a cui tutti devono le loro fortune. Tuttavia è difficile che qualcuno tra loro sia pronto a fare la fine di Mikhail Khodorkovsky, in cambio del rilascio di un panfilo che magari batte bandiera panamense ed è intestato a società off-shore a loro non riconducibili.

Dottrina Putin contro dottrina americana

Per questo, non tutti sono così ottimisti sui risultati di sanzioni e sequestri per piegare la leadership di Putin. “Concordo con quanto ha detto il senatore Graham: nemmeno un singolo soldato americano deve andare in Ucraina ma noi abbiamo tantissime sofisticate apparecchiature militari che possiamo inviare stanotte. Possiamo fornire intelligence stanotte, per aiutarli a vincere – ha dichiarato Newt Gingrich, portavoce della Casa Bianca sotto Donald J.Trump – Se si vogliono aiutare gli ucraini, fate arrivare le armi stanotte. Portate le armi tramite la Cia, portate le armi attraverso coperture, portate le armi tramite aziende private. La dottrina russa è una sola: vincere. I russi agiranno finché è necessario, useranno tutti i mezzi barbari contro i civili, sul modello della Cecenia. Non si ritireranno mai, come ha ribadito Macron. Mentre la dottrina americana afferma: ‘Non si ricorre mai al nucleare finché non devi difendere la patria’, la dottrina russa è ferrea: ‘Puoi usare qualsiasi sistema si riveli vincente’. E non c’è deroga a questa dottrina, anche se dovessi abbattere centrali nucleari per vincere”.

Beatriche Nencha, 5 marzo 2022

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