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Perché l’Italia somiglia alla Russia di Putin - Seconda parte

Che poi all’ombra della “democrazia controllata”, o fortemente indirizzata, prosperino dilettanti e avventurieri politici, corrotti e incompetenti, statalisti e “decrescisti”, e che probabilmente stiamo solo rimandando il default (visto che in questa situazione non credo che riusciremo a fare “debito buono” per dirla con Mario Draghi); beh, questo sembra non interessare nessuno. Nessuno esce fuori dal gioco, prende consapevolezza con realismo della prigione in cui ci siamo (o siamo stati) cacciati e con la prima virtù del politico, la concretezza anti demagogica, parli con sincerità agli italiani e individui possibili vie di uscita. Che senza l’unità vera, della società e non della classe politica, non vedo in prospettiva quali chance potrà avere.

Corrado Ocone, 17 gennaio 2021

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