Il secondo è l’inconsistenza, sempre più apparente del suo, non ancora ufficiale, sfidante, Joe Biden. Biden è prima sparito (facendo sospettare qualcuno che fosse risultato positivo al virus), poi si è presentato al paese con una serie di video registrati. Bisogna vederli per rendersi conto. A momenti Biden, l’ex vicepresidente di Obama, appare un vecchietto smarrito, biascicante, incapace di leggere in maniera coerente persino il teleprompter. In uno dei video, Biden sembra scordarsi cosa voleva dire, poi gesticola all’operatore di andare avanti con il testo.
Un altro sondaggio ha riscontrato che solo il 24% degli elettori democratici (non quindi dell’elettorato nel suo complesso, solo elettori registrati Dem) si dicono “molto entusiasti” riguardo alla candidatura di Joe Biden. È un record negativo per un candidato democratico. Nel 2016, lo stesso sondaggio dava solo un 32% di “molto entusiasti” per Hillary Clinton e sappiamo come è andata a finire. Tra i repubblicani, come termine di paragone, il 53% è “molto entusiasta” di Donald Trump.
Stefano Varanelli, 2 aprile 2020