Il mio ultimo libro, edizioni Ares, è un corposo calendario delle apparizioni della Madonna nei secoli. Che sono migliaia e si sono infittite particolarmente negli ultimi due secoli. Naturalmente c’è chi non ci crede, tuttavia, stando ai numeri, sembrano di più quelli che ci credono (Guadalupe, Lourdes, Medjugorje fanno milioni di pellegrini all’anno). Tornando a me, sono dunque fresco di «profezie» mariane, le quali, specialmente negli ultimi decenni, sembrano voler significare in soldoni: spicciatevi a convertirvi, perché siamo agli sgoccioli (e in alcuni casi l’hanno detto chiaramente).
Scristianizzazione dell’Occidente
Ma si tratta, comunque, solo di un indizio, perché il Vangelo stesso è molto chiaro: quando e come non si sa, lo sa solo il Padre. Punto. Per quanto riguarda la scristianizzazione (che in Europa è diventata addirittura «cristofobia»), molti ci vedono un segnale di fine dei tempi. Tuttavia, è una realtà solo occidentale, perché, al contrario, il cristianesimo cresce impetuosamente altrove. È anche vero che è l’Occidente quello che dà il «la» (e anche i soldi) all’intero pianeta. E qui la rivoluzione (pure antropologica) è ormai da Sodoma&Gomorra. Il secolo XX ha lasciato al successivo delle uova di drago che puntualmente si stanno dischiudendo una ad una.
È dal 1789 che il Cielo si è vuotato di Dio, il cui posto è stato preso dallo Stato. I discendenti degli adoratori dello Stato sono sempre tra noi, sono i Sessantottini, e comandano. Comandano (nei media, nella politica, nelle università, nelle istituzioni e organizzazioni internazionali) proprio perché, non avendo altro dio, si dedicano a tutt’uomo a fare carriera su questa terra e facendo quel che i loro padri giacobini hanno insegnato e fatto: plasmare il mondo secondo la loro ideologia. A tutti i costi.
Lo Stato al posto di Dio
Un giacobino altolocato, mentre la ghigliottina infuriava, sbottò: «Faremo della Francia un cimitero pur di rigenerarla a modo nostro». Se si va a vedere, tutti i rivoluzionari della storia (Marx, Lenin, Mazzini eccetera) facevano i giornalisti e, quando potevano, i politici. Ora, l’ideologia scatenata da costoro metteva, appunto, lo Stato al posto di Dio. Uno Stato-Dio e perciò totalitario, che non sopporta alcun potere diverso dal suo (che sia intermedio o, peggio, la Chiesa), né che qualcuno insegni al suo posto. Gli ci sono voluti secoli per demolire tutto quel che si frapponeva tra la sua Onnipotenza e gli individui.
L’ultimo ostacolo rimasto era la famiglia (oggetto, non a caso, delle lacrimazioni-apparizioni mariane di Civitavecchia, 1995). Le ideologie sono servite ai suoi scopi e, dopo il servizio reso, sono state accantonate. Dalle macerie lasciate da esse è emersa l’unica cosa che poteva emergere: il relativismo. Cioè, ognuno faccia quel che gli pare, purché col permesso dello Stato. Dio non esiste, perciò godi, divertiti e sfogati come vuoi. E questi sono i circenses. Purché non disturbino il Manovratore, il quale ha un ultimo passo ancora da compiere: unificare il Tutto e sans frontières. A quel punto, l’umanità sarà, letteralmente, come pecore sotto un solo pastore. E, siccome il migliore schiavo è quello che crede di essere libero, forza: godiamoci la vita, senza legami, senza figli, senza padri, senza malati e senza vecchi a disturbare.