Nel silenzio complessivo, mentre il sindaco Beppe Sala pensa ad inaugurare la metropolitana che porterà da San Babila a Linate in 12 minuti, cosa fatta con l’idea di Albertini e con il finanziamento della Moratti, Milan ed Inter faranno un nuovo stadio di loro proprietà altrove (San Donato e Rozzano, probabilmente) perché San Siro non si può toccare. Ho citato i due sindaci del centro-destra non perché sia affezionato a loro, ma perché gli va riconosciuto il merito di aver avuto una visione sulla città.
Ad ogni modo, tanti di voi non saranno dispiaciuti: sono in una serie di chat con interisti che dicono che San Siro non va toccato. Perfetto, non tocchiamo San Siro e non decidiamo un cazzo. Quindi faranno uno stadio, forse due, da una parte e dall’altra ed il gigantesco monumento di San Siro, come ci spiega oggi Gandola, ci costerà 10 milioni di euro a noi contribuenti. 10 milioni di euro per farci giusto due concerti in occasione dei quali, peraltro, quei geni non riescono neanche ad allungare gli orari della metropolitana. Complimenti.
Le cazzate di oggi le pagheremo domani, così come oggi c’è chi raccoglie i dividendi delle cose buone fatte in passato. Oggi viene inaugurata la metropolitana che è stata frutto delle idee e dei finanziamenti di Albertini e Moratti, mentre i prossimi sindaci di Milano avranno sul groppone 10 milioni per un monumento che in diversi, tra cui il mio caro amico Sgarbi, non vogliono che sia toccato. Penso di sapere come andrà a finire: fra dieci anni Sala non sarà più sindaco, in molti si saranno dimenticati del perché ci sono due stadi in una città e San Siro avrà fatto la fine di uno di quegli ippodromi che sono nascosti nelle città e distrutti.
Nicola Porro, dalla Zuppa di Porro del 30 luglio 2023