Economia

Pnrr, soldi buttati via: 300 milioni per piantare semi di alberi

Forse era meglio puntare sulla cannabis: se si facessero qualche cannone farebbero leggi migliori

pnrr alberi

Nel frattempo, oggi c’è un pezzo fantastico del Merlo “buono”, per intenderci quello che scrive per il Giornale, che spero faccia capire anche ai più giovani che il Pnrr è una minchiata. Io non avevo alcun dubbio in merito, e spero di convincere anche quei giovani che girano con le loro borracce pensando di essere sostenibili nonostante abbiano l’ultimo modello di iPhone in tasca.

Mi rivolgo a voi perché il Pnrr ha previsto di spendere 300 milioni di euro per piantare in Italia 6,6 milioni di alberi. Cosa c’è di male? Nulla, è solo una stronzata apocalittica! In Italia, cari amici, le foreste stanno già crescendo perché le zone agricole stanno diminuendo. Infatti, negli ultimi anni, le zone boschive sono aumentate. Nonostante ciò, paghiamo 300 milioni per piantare 6,6 milioni di alberi. Ragazzi questi 300 milioni non sono di certo della Von Der Leyen o di Timmermans. Sono soldi vostri che vengono sprecati per piantare milioni di alberi che non servono a una ceppa.

Ma non è finita qui. Come racconta infatti Francesco Merlo, in Italia arriveranno solamente i semi!
Ricapitolando, il Pnrr ha previsto di usare 300 milioni di euro dei contribuenti europei, senza che ce ne fosse alcun bisogno, per piantare milioni di semi per alberi che cresceranno sbilenchi nei prossimi 50 anni. Ragazzi, siamo alla follia. Avrei sinceramente preferito che quei 300 milioni li avessero usati per piantare delle piantine di cannabis da mettere al Parlamento Europeo. Probabilmente, se si facessero qualche cannone legifererebbero meglio! Ne sono convinto: la prossima volta, prima di decidere su come usare i soldi dei contribuenti europei, si facciano un cannone o qualche vodka tonic. Starebbero meglio.

Vi rendete conto? Come diavolo si può pensare di spendere 300 milioni per piantare 6 milioni di alberi in Italia? Per di più gli italiani, che sono paraculi, non mettono l’albero, ma spargono i semi. Sono rimasto senza parole.

Nicola Porro, 23 marzo 2023