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Poker d’azzardo a Palazzo - Seconda parte

Sulle autonomie sempre più ridimensionate Salvini riuscirà a far infuriare in un solo colpo i suoi due governatori più efficienti, Attilio Fontana e Luca Zaia, ma soprattutto il suo elettorato veneto e lombardo. Sul piano internazionale, infine, il governo gialloverde sta dalla parte degli Stati Uniti di Trump ma anche della Russia di Putin e pure della Cina di Xi Jinping. Quanto ancora potrà durare questo grande bluff? I mercati, fortunatamente, hanno capito il gioco, per cui non danno più peso alle parole di Salvini o Di Maio, con il sovrastare della linea della Ragioneria, ma resta l’incognita Procure che, da Nord a Sud, sono sul piede di guerra.

Se il Capitano non stacca presto la spina per andare al voto e mettersi in gioco finalmente in prima persona, forse non avrà più la soddisfazione di avere la sua foto nella galleria dei Presidenti di Palazzo Chigi. E, come diceva Cossiga, rischia di rimanere in mutande nel terrazzino di mamma e papà, in Liguria, ad innaffiare le piante. Ancora per un po’ gli italiani non gli chiederanno di vedere il bluff e gli raddoppiano la posta, ma il tempo gli gioca terribilmente contro.

Luigi Bisignani, Il Tempo 7 luglio 2019

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