Caro Ruggeri, mi sa che ultimamente ha lavorato troppo. Obama non era affatto bollito alla fine del primo mandato, tant’è vero che è stato rieletto trionfalmente (salvando il mondo da Mc Cain). Il politicamente corretto ha preso dimensioni e diramazioni detestabili (penso al me too ma non solo a quello) ma non è certo identificabile con un regresso dei valori. Anzi. Di che valori parla, di quelli bollati forse? Di valori morali e civili Obama si è fatto paladino. Lasciamo stare se poi li ha portati avanti. Diciamo che ha lavorato col facile. Ma sempre meglio che portare avanti disvalori come sopraffazione violenza irresponsabilità, come sta facendo qualcun altro
ARMANDO TERRAMOCCIA
4 Maggio 2019, 21:40 21:40
Leggo con piacere , quasi in anteprima , gli articoli di Ruggeri sulla pagina di ” Zafferano ” ! Ero inizialmente d’accordo al 100% sulla metafora della scaletta ( una volta sceso non risali ) poi riflettendo e guardandomi intorno vedo che gente come : Prodi , Dalema , Fassino , Casini , Monti , Letta , Berlusconi, e chi più ne ha più ne metta , pur scesi dalla scaletta non hanno mai smesso di incidere ( negativamente ) sulla politica italiana stando dietro le quinte a manovrare i burattini di turno ( antipatico fare nomi , basta seguire gli avvenimenti odierni ) . SIntesi : dopo riflessione condivido solo al 50%.
Andrea Salvadore
4 Maggio 2019, 18:18 18:18
Ho seguito tutte le elezioni presidenziali americane dal 1952 in poi e osservai che titte, meno una, seguirono la stessa metodologia. Uso smoderato per la creazione di una immagine per mezzo di tutti i mezzi propagandistici a disposizione ed unfine l’offerta a un pubblico, addomesticato al bombardamento cuotidiano di propaganda commerciale, la scelta di cmprare uno o um’altro prodotto di cui conosce solo l¡immagine.In conclusione gli americani non scelgono una persona ma solo comprano un prodotto che non ha garanzia. Da il caso che l’unico, in tempi recenti, che occupó la presidenza americana senza la grande commedia e spettacolo che tutti abbiamo ripetutamente visto, fu Truman alla morte di colui il cui soprnome era roosevelt minor. E da il caso che da allora é stato il miglior presidente degli Stati Uniti. Tutti gli altri finirono nel dimenticatoio, ma salvarono due volte l’Europa dalla prepotenza tede e poi per anni dalla minaccia comubista. Purtroppo noi siamo stati piccoli e non ci possiamo permettere il lusso di imitare le stoltezze di una superpotenza.
Giacomo
4 Maggio 2019, 18:11 18:11
Troppa attenzione allo stile, ma questo è tipico dell’autore e ci sta, e troppa poca all’analisi, in questo articolo.
leopard73
4 Maggio 2019, 17:35 17:35
Come possono essere dimenticati con tutti i disastri che hanno combinato partendo non da Monti e cosi via ma da Napolitano in primis che ha tremato con un colpo di stato con il governo Berlusconi eletto dal POPOLO.
FANTUZZI ILARIO
4 Maggio 2019, 16:58 16:58
Il problema e’ che non sono finiti nel dimenticatoio i loro disastri:
1- Obama – Siria;
2- Sarkozy – Libia
Caro Ruggeri, mi sa che ultimamente ha lavorato troppo. Obama non era affatto bollito alla fine del primo mandato, tant’è vero che è stato rieletto trionfalmente (salvando il mondo da Mc Cain). Il politicamente corretto ha preso dimensioni e diramazioni detestabili (penso al me too ma non solo a quello) ma non è certo identificabile con un regresso dei valori. Anzi. Di che valori parla, di quelli bollati forse? Di valori morali e civili Obama si è fatto paladino. Lasciamo stare se poi li ha portati avanti. Diciamo che ha lavorato col facile. Ma sempre meglio che portare avanti disvalori come sopraffazione violenza irresponsabilità, come sta facendo qualcun altro
Leggo con piacere , quasi in anteprima , gli articoli di Ruggeri sulla pagina di ” Zafferano ” ! Ero inizialmente d’accordo al 100% sulla metafora della scaletta ( una volta sceso non risali ) poi riflettendo e guardandomi intorno vedo che gente come : Prodi , Dalema , Fassino , Casini , Monti , Letta , Berlusconi, e chi più ne ha più ne metta , pur scesi dalla scaletta non hanno mai smesso di incidere ( negativamente ) sulla politica italiana stando dietro le quinte a manovrare i burattini di turno ( antipatico fare nomi , basta seguire gli avvenimenti odierni ) . SIntesi : dopo riflessione condivido solo al 50%.
Ho seguito tutte le elezioni presidenziali americane dal 1952 in poi e osservai che titte, meno una, seguirono la stessa metodologia. Uso smoderato per la creazione di una immagine per mezzo di tutti i mezzi propagandistici a disposizione ed unfine l’offerta a un pubblico, addomesticato al bombardamento cuotidiano di propaganda commerciale, la scelta di cmprare uno o um’altro prodotto di cui conosce solo l¡immagine.In conclusione gli americani non scelgono una persona ma solo comprano un prodotto che non ha garanzia. Da il caso che l’unico, in tempi recenti, che occupó la presidenza americana senza la grande commedia e spettacolo che tutti abbiamo ripetutamente visto, fu Truman alla morte di colui il cui soprnome era roosevelt minor. E da il caso che da allora é stato il miglior presidente degli Stati Uniti. Tutti gli altri finirono nel dimenticatoio, ma salvarono due volte l’Europa dalla prepotenza tede e poi per anni dalla minaccia comubista. Purtroppo noi siamo stati piccoli e non ci possiamo permettere il lusso di imitare le stoltezze di una superpotenza.
Troppa attenzione allo stile, ma questo è tipico dell’autore e ci sta, e troppa poca all’analisi, in questo articolo.
Come possono essere dimenticati con tutti i disastri che hanno combinato partendo non da Monti e cosi via ma da Napolitano in primis che ha tremato con un colpo di stato con il governo Berlusconi eletto dal POPOLO.
Il problema e’ che non sono finiti nel dimenticatoio i loro disastri:
1- Obama – Siria;
2- Sarkozy – Libia