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Non ci penso neanche a comprare un libro che concorre al Premio Strega, tanto meno se l’autore è un giornalista: sicuramente è scritto da cani. E poi, con quel che costa l’olio d’oliva, sono passato all’olio di semi di mais, dunque sono un “eretico”. E perché prendersela col burro, poi? Boh…
Potremmo scommettere che non vincerà perché ormai il Premio Strega é come Sanremo e sappiamo già che se non scrivi cagate lgbt, eque, solidali, inclusive e resilienti come quelle che
a Sanremo mettono in musica, col cacchio che ti fanno vincere.