In altre parole, è necessario che la liquidità sia messa a disposizione su conti vincolati nell’utilizzo a sole disposizioni di pagamento nei confronti di tali soggetti e che venga resa disponibile in tranche mensili o bimestrali da qui a fine anno, prevedendo che, se alla fine di un periodo un soggetto non ha utilizzato tutta la liquidità disponibile sul conto vincolato per pagare i propri fornitori e dipendenti, nell’erogazione della tranche del periodo successivo perde la parte corrispondente a quella che non ha utilizzato per i pagamenti.
Lo scopo non può infatti essere quello di parcheggiare liquidità garantita dallo Stato, per dare semplicemente una sorta di rassicurazione a chi evidentemente non ne ha bisogno, oppure, peggio ancora, a chi preferisce tenersela a disposizione e tirare comunque lunghi i pagamenti ai propri fornitori.
Enrico Zanetti, 4 aprile 2020