Questa è parte della ricostruzione mediatica (che in realtà maschera un mondo capovolto qual è il nostro attuale), al contempo sarà vera e falsa, com’è d’uso ormai nel magico mondo delle fake truth? Per fortuna, i nostri concittadini, grazie alla rete, sono sul pezzo, ormai non si fanno più gabbare da questi birbanti della comunicazione e ognuno si sarà fatta la sua idea. Di certo in questo momento, ove il clima d’odio (politico) fra noi si è fatto smog, quando le caserme dell’Arma vengono considerate da alcuni come tante Abu Ghraib, sarebbe forse meglio rinunciare al procedimento e restituirlo agli Stati Uniti. Un individuo di tal fatta è un criminale non degno di stare in una nostra galera. È un loro figlio, gli americani, con le loro leggi ove i diritti degli imputati sono garantiti da una Costituzione persino, pare, più bella della nostra, decideranno per il meglio. Soprattutto là tutti parleranno inglese e in inglese sarà scritta la sentenza.
Noi torniamo al latino e diciamo a tutti, senza odio e senza ironia: Vade in pace.
Riccardo Ruggeri, 30 luglio 2019