E proprio da Di Maio potrebbe venire la scossa per rimettere in moto la politica italiana, ora che, con astuzia, si è mosso bene con le cancellerie europee alla vigilia della prova del fuoco sul Mes. Potrebbe essere infatti lui, sulle ali dell’appoggio dato a Ursula von der Leyen, a traghettare il Movimento all’interno del Partito Popolare Europeo. Con un colpo isolerebbe a destra Matteo Salvini e Giorgia Meloni e si avvicinerebbe non solo a Forza Italia, ma paradossalmente anche al Pd che, in Europa nella grande famiglia dei socialdemocratici, assieme al Ppe governa la Commissione Ue, della quale, piaccia o no, in questi tempi bui non si potrà fare a meno.
Di Maio sa bene che questa ipotesi sarebbe gradita a Mattarella e che potrebbe anche essergli utile per aprire una nuova fase politica. Dispiacerà invece a Conte che capirà come, alla lunga, il doppio gioco non paga, rischiando di restare solo un bluff perché non si può fare come l’Arlecchino di Goldoni che voleva servire due padroni.
Luigi Bisignani, Il Tempo 17 giugno 2020