Prosegue senza sosta la protesta dei trattori. Sulla scia delle proteste tedesche, migliaia di agricoltori sono scesi in piazza a bordo dei mezzi pesanti per protestare contro le politiche europee, i governi e le tradizionali associazioni che difendono i loro interessi. Comitati che sfuggono alle sigle di categoria e che non hanno bandiere politiche, ma che semplicemente cercano risposte. E arrivano le prime vittorie. Questa mattina, nel corso della plenaria del Parlamento europeo, la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen ha annunciato il ritiro della proposta legislativa sui pesticidi, parte del talebano Green Deal e considerata esiziale dai contadini a livello economico.
Complici le imminenti elezioni europee – e dunque il rischio di perdere voti importanti – la Commissione europea ha teso la mano agli agricoltori, annunciando presto nuovi interventi: “I nostri agricoltori meritano di essere ascoltati. So che sono preoccupati per il futuro dell’agricoltura e per il loro futuro. Ma sanno anche che l’agricoltura deve passare a un modello di produzione più sostenibile, in modo che le loro aziende rimangano redditizie negli anni a venire”. Il regolamento Sur, ha aggiunto la von der Leyen, era diventato un “simbolo di polarizzazione”, confermando l’ambizione di presentare “una nuova proposta, più matura” in futuro.
La svolta della Commissione europea arriva dopo diverse batoste. La proposta era stata rigettata dall’Eurocamera e non erano stati registrati progressi nemmeno in Consiglio. Da qui la decisione di lanciare un segnale alla protesta dei trattori, con tanto di parole al miele da parte della presidente von der Leyen: “Molti di loro si sentono messi all’angolo .Gli agricoltori sono i primi a risentire degli effetti del cambiamento climatico. Siccità e inondazioni hanno distrutto raccolti e minacciato il bestiame. Gli agricoltori risentono dell’impatto della guerra di Russia. L’inflazione, l’aumento del costo dell’energia e dei fertilizzanti”. “Ciononostante”, ha aggiunto von der Leyen”, lavorano duramente ogni giorno per produrre il cibo di qualità che mangiamo. Per questo, dobbiamo loro apprezzamento, ringraziamento e rispetto”.
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Presto la rivolta dei trattori potrebbe festeggiare nuovi trionfi. Von der Leyen ha infatti acceso i riflettori su una prima linea di intervento, con provvedimenti destinati al miglioramento della natura: “Di un vero e proprio incentivo che vada oltre la semplice perdita di resa. I sussidi pubblici possono fornire tali incentivi”. Von der Leyen ha lanciato l’idea di “un’etichettatura premium, ad esempio in collaborazione con i rivenditori e i trasformatori”. L’obiettivo fissato dal regolamento Sur era quello di dimezzare l’utilizzo dei pesticidi entro il 2030, insieme a norme più efficaci per la difesa integrata e alternative ai pesticidi chimici: un piano folle, come molti altri contenuti nel Green Deal, che limitava il mondo agricolo in nome dell’ideologia. Una proposta tafazzista, ma per fortuna questa volta il pragmatismo ha prevalso sull’integralismo verde.
Massimo Balsamo, 6 febbraio 2024