Politica

Primo maggio, cortocircuito statalista: la festa non dà voce a chi crea lavoro

In piazza ci sono imprese, partite iva e professionisti? No: Cgil, Cisl e Uil. Festa del lavoro a scapito di chi mantiene il baraccone

landini aziende © Warchi tramite Canva.com

Oggi in piazza per la festa del lavoro ci sono imprese, partite iva e professionisti e cioè chi rischia per produrre e garantisce il lavoro nel settore del privato in Italia, nonostante l’oppressione fiscale e contributiva dello STATO?

Ah no ci sono CGIL, CISL e UIL, le loro truppe cammellate e bandiere rosse varie.

La solita pagliacciata. Ma allora a cosa servono le associazione “datoriali” in Italia? A garantire le società “parastatali” che a vario titolo attingono dalla mammella statale (a spese dei contribuenti).

Questo è il cortocircuito statalista, dove a non aver voce è chi produce reddito e mantiene tutto il baraccone, perché questi ultimi sono solo degli sporchi evasori.

Andrea Bernaudo, 1 maggio 2024

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