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Prodi no, Donzelli sì: “Pezzo di m***” al cronista e il Pd protesta per gli insulti

Bufera sull’esponente di Fdi: in un audio lo scontro con il giornalista del Fatto Quotidiano. Ira di dem e M5S. Si sveglia anche la Fnsi

Giovanni Donzelli © realPHOTO tramite Canva.com
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Giovanni Donzelli, responsabile dell’organizzazione di Fratelli d’Italia e vicepresidente del Copasir, ha insultato il giornalista del Fatto Quotidiano Giacomo Salvini. “Finché c’è questo pezzo di me**a non parlo”, ha detto Donzelli prima di entrare dalla porta laterale della Camera dei deputati. L’audio è stato pubblicato dal Fatto.

Donzelli era circondato dal suo staff quando i giornalisti si sono avvicinati per fargli domande. “Con onestà, sincero, vi dico che finché c’è questo pezzo di me**a non parlo coi giornalisti – si sente nell’audio – con affetto”. Di fronte alle proteste dei giornalisti, l’esponente FdI ha aggiunto: “Io capisco che per rispetto a lui, allora non parlate con me ma io finché c’è questo pezzo di merd* non parlo”. Salvini, autore del libro “Fratelli di chat”, ha risposto: “Me ne vado per loro…”. Donzelli ha poi detto: “Non è il modo, ne parleremo in tribunale”.

Le reazioni delle opposizioni

E così il deputato FdI è riuscito in un miracolo. Ha svegliato il Pd. Il partito che fino a ieri è rimasto silente sull’aggressione verbale di Romano Prodi alla giornalista di Quarta Repubblica, con tanto di insolente tirata di capelli, e anzi con alcuni suoi esponenti lo aveva addirittura difeso, adesso si scandalizza per le brutte parole di Donzelli (che, lo diciamo chiaro e tondo, ha sbagliato). Il senatore Pd Filippo Sensi ha definito gli insulti “una violenza verbale inaudita”. Inaudita, capite? Mentre prendere una ciocca di capelli e tirarla, tutto bene. La senatrice M5S Barbara Floridia ha parlato invece di “odio per la stampa libera”. Raffaella Paita di Italia Viva ha espresso solidarietà a Salvini, paragonando l’episodio a un precedente insulto di Licia Ronzulli contro Matteo Renzi. “Che Giovanni Donzelli avesse un rapporto, diciamo così, ‘disinvolto’ con il senso del limite, lo sappiamo bene – ha detto Francesco Bonifazi (IV) – Le offese pesantissime rivolte al giornalista Giacomo Salvini ce ne danno ulteriore conferma”.

Il libro al centro della polemica

Che tra Donzelli e Giacomo Salvini non corra buon sangue non è un mistero. Il giornalista è infatti l’autore di “Fratelli di chat”, il libro che racconta l’ascesa di FdI dal 2018 al 2024 attraverso chat WhatsApp di Meloni e altri esponenti del partito. Alcuni parlamentari hanno annunciato un esposto al garante della privacy. Il libro aveva anche rivelato tensioni tra FdI e Lega prima dell’alleanza di governo.

La condanna dei giornalisti del Fatto

In una nota, i giornalisti del Fatto hanno definito l’episodio “un gesto intollerabile che offende tutta la categoria”. Hanno parlato di “bavaglio alla libertà di stampa” e “intimidazione”, promettendo di continuare a denunciare simili attacchi.

Si sveglia la Fnsi

Incredibile ma vero, a giorni e giorni dai fatti di Prodi, adesso la Fnsi (rimasta sin qui silente) finalmente si sveglia. E coglie la palla al balzo di Donzelli per emettere un comunicato sulle due vicende (solo su Romano, forse, era troppo per loro). “Una tiratina di capelli di qua, un pezzo di m… di là e all’informazione si continua a mancare di rispetto. Che sia la giornalista Lavinia Orefici di Quarta Repubblica o il collega Giacomo Salvini del Fatto Quotidiano, tutti i cronisti hanno diritto di poter esercitare il proprio mestiere in maniera libera e senza censure”., ha detto Alessandra Costante, segretaria generale della Fnsi. “Questo – prosegue – vale per un ex presidente del Consiglio come Romano Prodi, così come per il responsabile organizzazione di FdI Giovanni Donzelli. Il fatto è che, venendo a scemare in Italia le regole del confronto civile e quelle della buona educazione, i casi di mancanza di rispetto nei confronti dei giornalisti si moltiplicano pericolosamente e ciò non fa bene né ad una informazione seria e neppure alla democrazia”.