Non dico il buongusto ma almeno il buonsenso. Ma a sinistra evidentemente il buonsenso non esiste più da anni. Dopo la figura barbina, Romano Prodi – considerato il guru della sinistra, intoccabile in quanto possessore della verità – non presenta le sue scuse. Nemmeno dopo il video che non lascia margini di interpretazione. Il Professore anzi rilancia, provando a dare una nuova lezione a tutti: quando si tocca il fondo si inizia a scavare.
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Prodi è stato infatti intercettato tra i corridoi del Parlamento Ue a Bruxelles e si è superato. In merito all’interazione con Lavinia Orefici per l’ex primo ministro “non c’è proprio niente da chiarire”. “Voi sapete bene poi se si vuole creare l’incidente nei confronti di un vecchio professore lo si faccia pure e io gioisco” l’atteggiamento persino vittimista. Ma il gran finale è il seguente: “Si scambia l’affetto con un’aggressione”. Sì signori, avete capito bene: l’affetto.
È comprensibile: a sinistra può contare su un esercito di soldatini pronti a ripetere a pappagallo le solite stupidaggini. Vale tutto, si può giustificare l’ingiustificabile, si può negare l’evidenza. La solita tarantella tra compagni, nulla di nuovo. Ma Prodi è davvero convinto di poter fare passare quella tirata di capelli come un gesto di affetto? C’è qualcuno sano di mente in grado di prendere per buona questa difesa? Non prendiamoci in giro. Sarebbe bastato chiedere scusa. Invece no, l’idolo del Pd tiene botta e cambia la narrazione degli eventi, cercando comprensione e affidandosi ai suoi house organ.
Una figuraccia, ancora. Ma Prodi è in buona compagnia. Molti di quelli che lo avevano difeso senza se e senza hanno preferito il silenzio, ma qualcuno ha deciso di esporsi nuovamente senza vergogna. Basti pensare all’incredibile affermazione di Nicola Stumpo a Radio Cusano Campus. Il deputato dem ha affermato: “L’uso improprio da parte della Meloni del manifesto di Ventotene, un documento che non è di queste ore ma è stato scritto da tre internati dal fascismo che ragiovano sul futuro del mondo e di un’Europa diversa, aveva infastidito molti. Compreso Romano Prodi, che, sentendosi porre in quel modo la domanda, non l’ha tenuto nascosto. Gli ha anche detto: ma che razza di domanda è? Però le ha fatto una carezza, l’ho visto stamattina. Mi sembra che si stia montando un caso”. Stumpo forse è l’autore di Prodi. Altrimenti non si spiega. “Se fosse stato un ragazzo gli avrebbe tirato le guance. Anziché risponderle a una domanda in modo volgare, le ha risposto dandole una lezione e un buffetto. Poi se il buffetto è una carezza o aver toccato i capelli non mi sembra sia quello il problema” ha aggiunto rincarando la dose e il dubbio sulla serietà delle sue dichiarazioni.
Massimo Balsamo, 26 marzo 2025
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