Non sono affatto un sostenitore degli eccessi sanitari, dell’enfasi su questo terreno. Ma se l’adozione di test rapidi e di massa è il prezzo da pagare per avviare in Italia un dibattito sulla riapertura, si passi anche per quella via. Si conduca, in termini di moral suasion, di incoraggiamento, di persuasione, di convincimento, una campagna politica e mediatica per incoraggiare l’esecuzione a tappeto di test rapidi come base e premessa di un calendario di riapertura di un ventaglio sempre maggiore di settori e attività economiche. Altrimenti, arriveremo a fine 2021 forse negativi al Covid, ma morti, economicamente e civilmente.
Daniele Capezzone, 7 dicembre 2020