Se c’è una cosa che si è capita è che, dopo l’assoluzione per il caso Open Arms, il desiderio di Matteo Salvini di tornare al Viminale al posto di Matteo Piantedosi non è una boutade natalizia. Se due indizi fanno una prova, ormai il leader della Lega l’ha ripetuto così tante volte che è normale essersi fatti l’idea che sotto sotto ci stia pensando davvero. E che magari, nonostante le smentite (“mi trovo bene a fare quello che faccio”, “ho stima dell’attuale ministro”) stia anche lavorando sotto traccia per raggiungere l’obiettivo.
I meloniani hanno già alzato le barricate. L’ha detto ieri Galeazzo Bignami, neo capogruppo alla Camera ed ex viceministro ai Trasporti, che non ci sono le condizioni politiche. Lo ha ribadito Giovanbattista Fazzolari che la questione “rimpasto” non è all’ordine del giorno. E se uno scorre le dichiarazioni di agenzia, per quanto cortesi, tutta FdI fa sapere di non avere la minima intenzione di toccare il governo. Men che meno Giorgia Meloni, che ha ribadito tutta la sua stima per Piantedosi e ha ricordato all’alleato quella “superclausola” prevista nel patto di inizio legislatura: nessuno può ricoprire nel governo ruoli che ha già ricoperto in passato.
Ma Salvini a quanto pare non si scoraggia, neppure di fronte ai portoni che anche Forza Italia gli sbatte in faccia. Muovere una casella oggi significherebbe rivedere tutti gli equilibri e non è detto che convenga alla Lega che rispetto alle elezioni di settembre del 2022 nei sondaggi ha perso terreno sia rispetto a FdI che rispetto agli azzurri. “Il tema vero che in questi giorni agita il sonno dell’inquilina di Palazzo Chigi è che Salvini non bluffa – scrive il Giornale in un retroscena – Dopo l’assoluzione nel processo Open Arms, il segretario della Lega vuole davvero riprendersi il Viminale. Non è una strategia, non cerca contropartite. Nei piani del capo del Carroccio c’è una sola partita da vincere, da qui al 2027: arrivare al voto seduto sulla poltrona del Viminale”.
Da gennaio, dicono i rumors, Salvini lancerà l’assolto finale su Meloni per riprendersi il Viminale. Le ipotesi in campo per riuscirci sono due. La prima sarebbe spostare Piantedosi a capo del Dis al posto di Elisabetta Belloni. L’altra sarebbe convincerlo a candidarsi in Campania, idea che però il ministro degli Interni al momento non valuta neppure col binocolo. Quindi? Quindi Salvini insiste, sogna, manovra, tira la corda. Sperando che non si spezzi.
Nicolaporro.it è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati (gratis).