Politica

“Propagandista di estrema destra”. Il delirio di Rula Jebreal su Porro e Musk

L’odio di Rula Jebreal si scaglia anche contro lo scoop di Nicola Porro con Elon Musk: “Propagandista di estrema destra”

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Riecco Rula Jebreal e il solito piagnisteo di una certa sinistra progressista, radical chic e politicamente corretta: quella che, dinanzi ad uno scoop di un altro collega, Nicola Porro in questo caso, forse un po’ rosica e così parte con la macchina dell’odio, del complottone, del “trattamento di favore”, come è stato scritto nella giornata di ieri.

L’Incontro Porro – Musk

Facciamo riferimento, ovviamente, all’incontro a Roma tra Elon Musk ed il direttore di questo sito, Nicola Porro. Il numero uno di Tesla ha poi avuto un faccia a faccia con Giorgia Meloni e Antonio Tajani, oltre ad aver concesso un’intervista al giornalista, che andrà in onda lunedì sera a Quarta Repubblica.

Per approfondire:

Forse, alle critiche non varrebbe neanche la pena rispondere. David Carretta, corrispondente europeo, parla di giornalismo watchdog, sui quotidiani se ne leggono di tutti i colori e non poteva neanche mancare lo zampino di Rula Jebreal, che se ne esce con un’altra delle sue.

Il delirio di Rula Jebreal su Porro

Ripubblicando la foto che trae Elon Musk e Nicola Porro durante l’intervista, la giornalista definisce il conduttore come “un propagandista di estrema destra”, paragonandolo a Tucker Carlson, ovvero l’ex conduttore di Fox News. Ma il peggio deve ancora arrivare. Secondo Rula, Porro sarebbe famoso “per i suoi feroci attacchi contro chiunque critichi Meloni e per aver ospitato teorie del complotto anti-vax e pro-Putin”.

Attacchi gratuiti, che non rispecchiano in alcun modo la realtà dei fatti. Tutto possiamo dire, ma non che un liberale sia a favore dell’invasione di Vladimir Putin contro l’Ucraina oppure sostenitore delle “teorie del complotto” sui vaccini. Anche in questo caso, la confusione della Jebreal è evidente, cercando di sostituire una posizione di libertà vaccinale, dove è il singolo che decide sul proprio corpo (esattamente come lei stessa sostiene sull’aborto, per esempio) e non lo Stato attraverso limiti, obblighi e vincoli socialisti.

Ma, appunto, forse con Rula non varrebbe più la pena di rispondere: appartiene a quella casta che riunisce sotto la formula “fascista e razzista” tutti quei politici e giornalisti che non sono di sinistra. E menomale che dovrebbero essere loro i tolleranti, gli inclusivi, i democratici…

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