Vi riportiamo questa frase senza premesse, così, a bruciapelo.
“Nessun imbarazzo, presto capirai che a quelle mamme che scrivono post e in chat e che fanno capannello avanti alle scuole va tolta la patria potestà”.
Avete letto bene: a quelle mamme va tolta la patria potestà… Queste parole, di una gravità inaudita, non sono state pronunciate da una persona qualunque, arrabbiata con la vita e con il prossimo, che sente il bisogno di sfogare la sua rabbia repressa sui social network. No, sono state scritte in un tweet molto lucido da Ada Lucia De Cesaris, avvocato cassazionista ed ex assessore all’urbanistica nonché vicesindaco di Milano, Pisapia regnante. Ma chi sono queste mamme diaboliche che meritano di veder annullate le proprie prerogative nei confronti dei figli? Ovviamente tutte quelle donne che sono in qualche misura contrarie al lasciapassare, alias green pass.
Il fatto
Contestualizziamo: il cinguettio della De Cesaris è una risposta ad uno scritto de Linkiesta dal titolo “Il piccolo e imbarazzante esercito delle mamme social contrarie al green pass”. Un concentrato di banalità, tesi discutibili e di rabbia verso chi la pensa diversamente. Il tutto condito dalla solita dose di altezzosità morale. L’antifona è chiara già dal sottotitolo: “[…] ma noi che abbiamo fatto tutto giusto, chiusi in casa a fare la Dad, e poi ci siamo vaccinati, e poi ci siamo fatti i tamponi che non si sa mai…” Avete capito? Loro che hanno fatto tutto giusto. Prima regola della vita: diffidare sempre delle persone piene di certezze. Ma poi, domanda: le mamme contrarie al lasciapassare non se li sono forse fatti i vaccini? Non se la sono forse sorbita anche loro la Dad e magari anche i tamponi? Questo gioco sporco di accorpare no vax e anti green pass ha davvero scocciato. Non contenta, l’autrice rincara la dose: “[…] Ma davvero vi dobbiamo volere bene? Dobbiamo amarvi, mandare a casa i nostri figli, stringerci la mano, perché l’odio è peggio della morte?”
Nessun rispetto per il diverso
Evidentemente per alcune persone non solo non è possibile voler bene a chi la pensa diversamente, ma non è opportuno nemmeno portar loro rispetto. Bisogna spogliare il nemico di tutto, anche del diritto di essere genitore. “A quelle mamme va tolta la patria potestà”. Parole agghiaccianti nella loro drammaticità che sono lo specchio del tempo malato in cui stiamo vivendo. Pronunciate – ribadiamo – non da un normale cittadino, ma da chi solo qualche anno fa teneva in mano le chiavi della capitale economica del paese. Ci si chiede spesso: ma come si è arrivati ai periodi più bui della storia? Esattamente così. Dividendo il mondo in due categorie, giusto-sbagliato, e odiando il diverso. Altro che nessun imbarazzo, qui ci sarebbe da andare a nascondersi.