Cronaca

“Proteggere i vaccinati”. L’ultima assurdità del Cts

Abrignani: “Contenere l’infezione e proteggere il più possibile chi è vaccinato”

Cronaca

Che sia importante immunizzarsi, soprattutto se si è anziani, fragili o a rischio, lo ripetiamo da tempo. Questo non ci impedisce di criticare il green pass, sia esso normale o “super”. E soprattutto non ci impedisce di restare di stucco di fronte a chi, nella speranza di convincere gli indecisi, utilizza ragionamento sui vaccini che non stanno né in cielo né in terra. È il caso, quest’oggi, di Sergio Abrignani, immunologo dell’Università Statale di Milano e membro del Cts. Dice lo scienziato: “Sappiamo che un terzo dei vaccinati e dei guariti possono riprendere l’infezione pur andando incontro a forme perlopiù lievi di malattia. Dobbiamo quindi contenere la diffusione dell’infezione e proteggere il più possibile chi è vaccinato o è recentemente guarito dalla malattia, evitando che abbiano contatti con chi non lo è”.

Ma come, scusi. Se uno è vaccinato, e il siero se l’è fatto inoculare appositamente per stare tranquillo e vivere in libertà, perché dovrebbe essere “protetto” da chi sul vaccino, legittimamente, non intende seguire il generale Figliuolo? Nel senso: ad essere in pericolo saranno i no vax, non i sì vax. Altrimenti viene il dubbio che ci sia qualcosa che non funziona nei vari Pfizer, Moderna e Astrazeneca.

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