Putin dice no a Lula sulla nuova moneta

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Gruppo mapuche attacca una città cilena

Il gruppo Resistencia Mapuche Malleco (RMM), catalogato come terrorista dal governo Boric, ha rivendicato l’attacco armato lanciato ieri nella città di Traiguén, 650 chilometri a sud di Santiago, dove sono stati dati alle fiamme edifici e veicoli privati, una clinica sanitaria, un’ambulanza, una chiesa e una scuola. Un’infermiera ha subito gravi ustioni e i mapuche aggressori hanno lasciato uno striscione che rivendica l’operazione e chiede il trasferimento nelle carceri della regione di Araucanía di 17 prigionieri Mapuche che hanno fatto esplodere una rivolta nel carcere di Angol a maggio, durante la quale hanno rapito tre gendarmi della prigione. Il ministro dell’Interno, Carolina Toha, ha descritto l’attacco come un azione criminale con caratteristiche “terroristiche”.

L’Osservatorio cubano registra quasi 600 proteste sull’isola a luglio

L’Osservatorio cubano sui conflitti ha indicato che sono state 589 proteste registrate nel luglio 2023, un aumento del 124% rispetto al 2022.

Colombia: riappare il leader delle FARC Iván Márquez, lo avevano dato per morto a luglio e difende Petro e la “pace totale”

Quasi due mesi dopo che la sua morte era stata annunciata, Iván Márquez è riapparso ieri salutando le sue truppe della cosiddetta Seconda Marquetalia, in un messaggio audio intercettato dall’intelligence militare e mandato in onda da radio Caracol. Nell’audio di quasi sei minuti, il guerrigliero/terrorista risponde con ironia a chi lo aveva dato per morto citando una canzone di Alfredo Gutierrez: “Abel Antonio non è ancora morto. Abele Antonio muore quando Dio ha bisogno di lui.” Máquez commenta le notizie politiche nazionali e celebra “che il governo di Gustavo Petro riesce a raggiungere il primo anno del suo mandato in mezzo a circostanze complesse” e “la resistenza dei potenti che con i loro partiti politici, organizzazioni sindacali e media si oppongono a qualsiasi riforma.” Poi ha fatto riferimento alla necessità di superare la violenza “e il conflitto sociale armato” che il paese sta vivendo, attraverso la strategia del governo di pace totale.

Putin dice no alla moneta comune dei Brics proposta da Lula

Il governo di Putin considera irrealizzabile l’adozione di una moneta comune dei Brics, un gruppo integrato da Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa, per le transazioni internazionali, come proposto dal presidente Lula. Lo ha detto ieri il portavoce di Putin Dmitry Peskov dopo che Lula ha ripetutamente suggerito che i Brics adottino il meccanismo, approfittando dell’ondata di de-dollarizzazione nelle transazioni tra i paesi non allineati con l’Occidente. “I Brics possono svolgere un ruolo eccezionale. Tutti sanno che io sostengo che abbiamo la nostra valuta per il commercio tra i paesi”, ha detto Lula poco fa, insistendo anche sull’espansione del blocco per includere Argentina e Arabia Saudita.

Paolo Manzo, 4 agosto 2023


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