La guerra in Ucraina

Putin e l’atomica: stavolta siamo davvero vicini alla terza guerra mondiale

In nessun discorso precedente c’era stato un attacco così frontale della Russia alla Nato

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C’era tanta attesa per il discorso alla Federazione di Putin, ma credo nessuno ne abbia capito in Italia la portata. Lo si metterà insieme agli altri, riportando i dati negativi delle borse e domani lo si sarà già dimenticato. Eppure in nessun discorso precedente aveva denunciato con tanta insistenza la Nato, in nessun discorso precedente aveva detto che la Nato di fatto già combatte in Ucraina contro i russi, ritenendola diretta responsabile di quello che accade in Donbass.

Putin dice che l’Occidente ha ormai passato tutti i limiti, è qui chiaro il riferimento al premier inglese con le sue irresponsabili minacce nucleari. È chiaro che la Russia ora reagirà, difendendo la propria sovranità. Perché questo richiamo? Ma è evidente: i referendum annunciati mirano alla annessione alla Russia dei territori del Donbass, esattamente come avvenuto in Crimea. Dopo quei referendum ogni attacco su quel territorio verrà ritenuto un atto di guerra contro la Russia.
Certo l’Occidente non riconoscerà i risultati di quei referendum ma se lo faranno altri paesi come la Cina o l’ India, Putin avrà raggiunto il suo obbiettivo. E comunque la Russia difende in questo modo il suo status di grande potenza mondiale che agisce (come gli americani hanno sempre fatto), nel proprio autonomo interesse.

Le sanzioni e l’invio di armi non sono servite a nulla e l’orso russo si è ora risvegliato. L’operazione militare speciale può trasformarsi ora in una guerra totale, perché dopo l’adesione con referendum del Donbass alla Federazione Russa per Putin quei territori abitati da russi diventano territori della Federazione, sottoposti alla sovranità russa. L’ipotesi di una trattativa di pace con l’Ucraina viene in questo modo di fatto saltata. Non ci sarà pace e noi siamo sull’orlo dell’abisso di una terza guerra mondiale.

Paolo Becchi, 22 settembre 2022

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