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Guerra Ucraina

Putin: “Fermate l’attacco alle acciaierie”. Cosa sta succedendo a Mariupol - Seconda parte

Lo zar ha annullato l’operazione d’assalto all’acciaieria di Azovstal indicando la necessità di salvare la vita delle truppe

Secondo il generale Marco Bertolini, ex comandante del Centro Operativo Interforze, della Brigata Folgore e del Col Moschin: «La resistenza ha buon gioco a tenere duro perché un’acciaieria è un ambiente compartimentato, che consente a chi si difende di organizzarsi bene. Poi ci sono ampie zone sotterranee ed è difficile venirne a capo». Il generale fa sapere però anche che i russi probabilmente non usano tutte le loro armi per non fare una carneficina visto che gli occhi del mondo sono tutti su Mariupol, ma prima o poi Zelensky dovrà prendere atto dell’impossibilità di continuare la resistenza.

Bartolini sottolinea che i corridoi umanitari come quello aperto ieri servono per i civili, i militari hanno soltanto due alternative davanti: combattere aprendosi la strada con le armi o arrendersi. «La resa dà garanzie al soldato negli eserciti moderni e regolari, è un istituto previsto e normato dal diritto internazionale bellico. E i russi hanno interesse a non creare situazioni da ritorcere contro di loro. Non vorranno passare per orchi. Diverso il caso delle formazioni irregolari, che operano fuori dal diritto internazionale e non rispondono a catene gerarchiche precise», conclude.

Mentre la guerra produce sempre più distruzione e morte, Papa Francesco pochi giorni fa lancia un appello per la pace immediata: “Basta mostrare i muscoli mentre la gente soffre”.

Carlo Toto, 21 aprile 2022

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