Vero o falso?

“Putin ha avuto un arresto cardiaco”. Ma è vero?

“Era in preda alle convulsioni, gli occhi roteavano nelle orbite”. Da dove arriva l’indiscrezione? Bisogna crederci?

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La notizia in sostanza sarebbe questa: Vladimir Putin avrebbe avuto un arresto cardiaco ieri sera, dopo le 21 ora locale, mentre si trovava nella sua residenza privata. Ne parlano tutti i media di mezzo mondo, soprattutto italiani. Ma cosa c’è di vero?

Difficile dirlo, almeno per il momento. La fonte citata dall’Adnkronos, dal britannico Daily Express e da diversi giornali è il canale TelegramGeneral Svr“, un gruppo che viene normalmente attribuito ad ex generali russi dell’intelligence ma su cui non ci sono conferme. È stato questo canale a scrivere che gli agenti di sicurezza che si trovavano con lo Zar avrebbero sentito un forte rumore proveniente dalla camera da letto: corsi sul posto, avrebbero trovato un tavolo rovesciato pieno di bevande e pietanze e il presidente “accasciato a terra” ai piedi del letto. “Putin era preda di convulsioni, con gli occhi che roteavano nelle orbite”, si legge nel post. Chiamati i soccorsi, presenti sulla residenza, il Presidente russo sarebbe stato subito rianimato e infine ricoverato nei locali del palazzo predisposti per le emergenze mediche anche in terapia intensiva. Secondo General Svr, Putin al momento sarebbe stabile benché sotto controllo medico. “Questo arresto cardiaco ha seriamente allarmato la cerchia ristretta del presidente, nonostante il fatto che i medici curanti avessero già avvertito che Putin era molto malato e che difficilmente sarebbe sopravvissuto fino alla fine dell’autunno – si legge nel post – Recentemente, tutti gli incontri e gli eventi ufficiali sono stati condotti dal sosia del presidente. Dopo la notizia dell’incidente della sera, diverse persone vicine a Putin si sono contattate telefonicamente e hanno concordato di consultarsi lunedì sulle possibili azioni se il presidente dovesse morire nei prossimi giorni”.

Questi i fatti odierni. Bisogna però fare alcune considerazioni. Primo: il caso dell’ospedale di Gaza ci insegna che è sempre bene attendere che le cose si chiariscano prima di dare per certa una notizia non confermata da fonti ufficiali. Diversi network internazionali, fidandosi di Hamas, hanno attribuito troppo frettolosamente la strage a Israele senza riscontri oggettivi. Secondo: non è la prima volta che i media danno per spacciato lo Zar della Russia. Ricordate? All’inizio del conflitto con l’Ucraina è stato disegnato dai media mainstream come pazzo, in preda a tremori, forse malato di cancro eccetera eccetera eccetera. Addirittura c’è chi sostiene che siano dei sosia a partecipare agli incontri pubblici. Certezze? Al momento nessuna. Dunque è meglio attendere che darlo subito per morto. Vi terremo aggiornati sugli sviluppi.

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