Secondo gli analisti del giornale finanziario londinese City AM, Putin rischia di essere defenestrato con un colpo di mano. In particolare, da Londra si vocifera di un’imminente ribellione dei vertici di Mosca contro il loro stesso presidente. A gestire l’operazione “dietro le quinte” sarebbero gli ufficiali di alto livello dell’Fsb e degli altri servizi Gru e Fso, il cosiddetto gruppo `Silovski´. “L’idea che un golpe possa essere alle porte è ulteriormente rafforzata dall’attività dei social media in Russia e nell’Europa dell’Est, che ha registrato un sovraccarico nelle ultime 24 ore”, scrive il City A.M. Inoltre, analisti dentro e fuori la Russia hanno dichiarato che ci sono tutti i segnali secondo cui “lo Zar” presto dovrà far fronte a un golpe. Il presidente russo è definito “molto preoccupato” e ha rafforzato la sicurezza dentro e attorno al Cremlino, segno questo molto significativo secondo l’esperto russo di sicurezza Andrei Soldatov, interpellato dal Cepa (Center for European Policy Analysis).
“Il presidente russo si sta preparando per un colpo di stato da alcune settimane, poiché ha dovuto affrontare aspre critiche per la sua “operazione speciale” in Ucraina e ha epurato circa 150 delle sue spie per i continui fallimenti”, ha spiegato Soldatov. È diventato evidente che i rapporti tra l’Fsb e Putin si sono deteriorati dall’inizio della guerra. Il mese scorso, due alti ufficiali dell’Fsb sono stati messi agli arresti domiciliari da Putin. Andrei Soldatov, che gestisce il ben informato sito investigativo Agentura, ha riferito che Sergei Beseda, il capo del Quinto Servizio – il ramo dell’intelligence straniera dell’Fsb – e il suo vice erano stati arrestati e messi agli arresti domiciliari.
La mossa è stata vista come un chiaro segno che Putin è profondamente preoccupato per il ruolo dell’Fsb nell’offensiva contro l’Ucraina e teme che le forze all’interno dell’apparato di intelligence possano lavorare contro di lui, hanno detto i funzionari occidentali alla piattaforma Agentura. Anche l’analista russo Alexey Muraviev è convinto che il presidente russo stia affrontando un colpo di stato dei suoi massimi capi militari e dell’intelligence. Muraviev ha detto a Sky News Australia che un tentativo di rimuovere Putin potrebbe essere imminente.
Purtroppo mentre aumentano i misteri e gli intrighi di potere, parallelamente si moltiplicano i morti ed i feriti a causa della guerra. In questo scenario terribile, la via della pace sembra essere tracciata ed indicata con fermezza e costanza da Papa Francesco. “Per la pace non c’è abbastanza volontà – è l’amara constatazione di Bergoglio – la guerra è terribile e dobbiamo gridarlo. Per questo ho voluto pubblicare con Solferino un libro che ha come sottotitolo Il coraggio di costruire la pace. Orbán, quando l’ho incontrato mi ha detto che i russi hanno un piano, che il 9 maggio finirà tutto. Spero che sia così, così si capirebbe anche la celerità dell’escalation di questi giorni. Perché adesso non è solo il Donbass, è la Crimea, è Odessa, è togliere all’Ucraina il porto del Mar Nero, è tutto. Io sono pessimista, ma dobbiamo fare ogni gesto possibile perché la guerra si fermi”.
Carlo Toto, 4 maggio 2022