Esteri

Putin prepara la risposta all’Ucraina

Il presidente russo convoca una riunione di emergenza dopo le incursioni di Kiev nella regione di Kursk. Si allontanano i negoziati

Putin Russia map © sasirin pamai's tramite Canva.com

Nel cuore dell’Europa orientale, il conflitto tra Ucraina e Russia continua a suscitare profonde preoccupazioni, con ripercussioni che vanno ben oltre i confini nazionali e sfiorano le vite di milioni di persone, ridisegnando il panorama geopolitico della regione. Le tensioni tra i due Paesi hanno raggiunto picchi senza precedenti, alimentate da una serie di eventi recenti che includono azioni militari e dichiarazioni incisive da parte dei loro leader. Tra questi, spicca il presidente russo Vladimir Putin, che ha tenuto una riunione dedicata agli ultimi sviluppi nel territorio di Kursk, teatro di incursioni da parte delle forze ucraine.

Durante l’incontro, Putin ha manifestato una forte resistenza all’idea di futuri negoziati con l’Ucraina, accusando il Paese vicino di perpetrare atti provocatori con l’intento di minare la sicurezza della Russia e dei suoi abitanti. “Di che tipo di negoziati possiamo parlare con persone che colpiscono indiscriminatamente civili, infrastrutture civili o cercano di creare una minaccia per gli impianti di energia nucleare? – ha detto lo Zar – È possibile parlare con loro?”. Putin ha inoltre evidenziato un incremento nelle perdite subite dalle forze armate ucraine, interpretando questi eventi come segnali di disperazione o risultato di manipolazioni esterne.

Secondo il governatore di Kursk, gruppi di sabotaggio ucraini hanno avuto la capacità di penetrare fino a 12 chilometri all’interno del territorio russo. Tale situazione ha portato il governatore locale a confermare che le truppe ucraine hanno preso il controllo di 28 località, evidenziando la serietà della minaccia avvertita da Mosca.

Putin ha lanciato accuse pesanti contro il governo di Kiev, sostenendo che, sotto l’influenza occidentale, l’Ucraina abbia respinto le proposte di pace, scegliendo invece di alimentare il conflitto e la destabilizzazione. Questa prospettiva di ostilità deliberata sembra aver rafforzato la determinazione della Russia nel respingere quello che percepisce come un attacco non provocato. “Il nemico sta eseguendo la volontà dei suoi padroni occidentali”, ha detto Putin sottolineando come Kiev “apparentemente” stia “cercando di migliorare le sue posizioni negoziali in futuro”.

Come risposta, la Russia sta intensificando le proprie operazioni militari, con l’obiettivo di scacciare le forze ucraine dai territori occupati, annunciando così un’escalation del conflitto. Putin ha chiamato a raccolta i settori industriali e di sicurezza del Paese per sostenere lo sforzo bellico, segnale di una mobilitazione su vasta scala. “Il nemico continuerà a cercare di destabilizzare la situazione nella zona di confine – ha detto – per scuotere la situazione politica interna nel nostro Paese”.

Sul fronte interno, la Russia ha adottato misure per contrastare gruppi di sabotaggio e garantire sostegno ai cittadini e alle infrastrutture colpite, con particolare attenzione al potenziamento delle capacità dell’Fsb e della Rosgvardia.