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Qatargate, così è morta la “superiorità morale” della sinistra

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La (presunta) superiorità morale dei comunisti si sgretola sotto i colpi del Qatargate. Lo scandalo giudiziario che ha travolto le istituzioni europee, avente ad oggetto presunte tangenti che dal Golfo si sarebbero mosse in direzione Bruxelles per influenzare le politiche dell’europarlamento in favore dei qatarioti, vede infatti coinvolti anche esponenti di spicco della sinistra italiana.

Prima l’arresto dell’ex eurodeputato di Articolo Uno e Pd Antonio Panzeri lo scorso 9 dicembre, adesso è la volta di Andrea Cozzolino, europarlamentare in carica del Pd. Entrambi ex comunisti, entrambi eletti in Europa per ben tre volte tra i dem ed entrambi coinvolti nell’inchiesta che sta scuotendo il parlamento europeo, Panzeri e Cozzolino stanno creando non pochi imbarazzi al Partito democratico. Si, proprio a quel Pd autoproclamatosi sin dalla sua genesi moralmente superiore rispetto a tutti gli altri partiti, in continuità con la tradizione tracciata dai predecessori di Pci e Pds.

Ma adesso che i dem sembrano esserci dentro fino al collo, pare d’improvviso venir giù il castello di menzogne eretto a suo tempo da quel Partito comunista che parlava di etica e al contempo intascava rubli dall’Unione Sovietica. Una montagna di soldi. Provenienti dall’Urss, ma non solo. Come dimenticare del resto il compagno G. e le mitiche tangenti rosse?! Ebbene sì, la superiorità morale della sinistra, laddove mai fosse esistita, non è di certo venuta meno con gli arresti di Panzeri e Cozzolino. Le vicende giudiziarie dei due ormai ex europarlamentari (peraltro ancora da chiarire), servono semmai a scrivere (una volta per tutte) la parola fine su una commedia sapientemente inscenata da comunisti e post-comunisti impegnati per decenni a recitare la parte dei casti e puri in un mondo di ladri e corrotti.

Ma presto o tardi la storia presenta il conto, e a distanza di tre decenni dallo scoppio della Tangentopoli italiana (che non pochi benefici portò agli eredi del Pci), quel momento sembra ormai essere arrivato. Qui gladio ferit gladio perit, direbbero i latini. O meglio, in questo specifico caso sarebbe forse più indicato dire: “Chi di tangente ferisce di tangente perisce”.

Salvatore Di Bartolo, 12 febbraio 2023