Economia

Qual è il vero significato dei dazi di Trump (e perché va colta l’occasione)

Le tariffe del presidente Usa hanno molto poco di economico e tanto di politico. L’obiettivo: una nuova economia

trump dazi (3) © P_Wei tramite Canva.com
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Non sempre in politica estera ciò che appare come una decisione improvvida si rivela tale. Prendiamo come esempio i dazi posti in essere da Donald Trump. Tutta l’Europa e gran parte dell’America si straccia le vesti considerandoli un provvedimento odioso e potenzialmente mortale per le economie dei paesi che hanno rapporti commerciali con gli Usa.

In realtà questi dazi sembrano avere molto poco di “economico” nella loro essenza, sono invece prevalentemente “politici”. Il presidente americano intende, attraverso i dazi, proiettare nel mondo la sua particolare visione di una nuova economia meno globalizzata e meno dipendente dalle importazioni estere, considerando che il principale prodotto esportato dagli Stati Uniti è il dollaro. Egli, da imprenditore navigato ed ex studente della più importante business school americana, sa bene come funziona il commercio mondiale e sa che un dazio quasi mai danneggia un’economia in modo sostanziale, a differenza di quanto fanno guerre ed epidemie ad esempio.

Rileggere Krugman (e Schumpeter) per credere.

Questi dazi assomigliano a delle proiezioni di potenza, dei prolungamenti del verbo trumpiano in economia ma senza l’incisività di provvedimenti davvero drammatici con ad esempio un embargo su determinate merci.

E poi, noi europei dovremmo solo ringraziarlo, poiché è grazie a questi dazi che finalmente, dopo decenni di ignavia, qualcosa si muove nelle mummificate cancellerie europee.

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Nella storia i dazi, così come le unioni doganali, hanno avuto spesso l’effetto di compattare i paesi che li adottano. Si pensi allo Zollverein, l’unione doganale prussiana creata a metà ‘800 in risposta al protezionismo austro-ungarico e che, secondo molti storici, è stata il vero motore dell’unificazione della Germania poi operata da Bismarck.

E che dire dello “Sugar Act“, la tassa sullo zucchero imposta dalla corona britannica alle colonie americane nel 1764? Era effettivamente un dazio tremendo che i coloni dovevano pagare su tutto lo zucchero importato dalla madrepatria. Fu una delle cause scatenanti delle rivolte che poi avrebbero portato alla Guerra d’Indipendenza americana e quindi alla creazione degli Stati Uniti come li conosciamo ora.

Dunque, se una vera unificazione europea (sarebbe bello crederlo) deve crearsi in risposta ai dazi del presidente americano, questi stessi dazi appaiono come una inaspettata occasione di miglioramento.

Di nuovo in futuro, come in passato, dovremo dare merito a Trump di aver fatto anche cose buone.

Francesco Teodori, 20 marzo 2025

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