Cronaca

Qual è la vera storia del regno di Israele e Giuda?

Paolo Becchi e Giovanni Zibordi ci inviano le loro analisi sulla storia della Palestina

storia Israele © annette2022 e Mrk Rubens tramite Canva.com

Secondo la Bibbia, che è comunque un racconto largamente leggendario, come anche l’Iliade riguardo alla storia della guerra di Troia, un Regno di Israele, collocato dove oggi si trova Tel Aviv o Haifa, è sparito (le famose “10 tribù di Israele perse”) all’epoca degli assiri, cioè circa 800 o 700 anni prima di Cristo. Quello che, sempre secondo la Bibbia, ma anche gli archeologi e storici di oggi, è continuato ad esistere come Regno ebraico che seguiva “La Legge” (di Mosè) elaborata durante l’esilio a Babilonia, era invece il Regno di Giuda, ricostituito intorno al 720 dai babilonesi (secondo altri, intorno al 500 dai persiani).

Anche solo leggendo la Bibbia (o un semplice riassunto della cronologia biblica per chi abbia meno pazienza) si ricava che Israele di oggi è erede non del mitico (di cui non esistono praticamente reperti archeologici e altre fonti) Regno di Israele, sparito nell’VIII secolo prima di Cristo, ma del più piccolo Regno di Giuda, che invece ha adottato la religione giudaica elaborata in quel periodo in Babilonia e poi portata appunto in Giudea con l’aiuto dei babilonesi.

israele e giuda

La Bibbia stessa è stata scritta, per la maggioranza degli studiosi, nel corso del VI secolo a.C., e le “leggi” del giudaismo sono state elaborate a Babilonia, dove una parte degli ebrei fu deportata, prima dagli assiri e poi dai babilonesi, nel periodo successivo all’anno 700. Di conseguenza il mitico Regno di Israele è sparito dalla storia (con le “10 tribù perse”) 2.800 anni fa ed è sparito probabilmente quando ancora il giudaismo non era stato elaborato. Le popolazioni che abitavano nell’area di questo Regno di Israele, dopo l’invasione assira, babilonese e anche persiana si sono mescolate con altre e non hanno più seguito la Legge mosaica il cui comandamento fondamentale era appunto rimanere separati, non mescolarsi, non sposarsi e avere figli con altre popolazioni per mantenere il proprio carattere ebraico. Il carattere ebraico del Regno di Giuda era garantito innanzitutto dal divieto di mescolarsi, convivere e soprattutto fare figli con altre popolazioni e questo comandamento ha consentito poi agli ebrei di non sparire dalla storia, come tante altre popolazioni del Medio Oriente.

In Israele, dice la Bibbia, 10 tribù su 13 furono “perse”, ma questo non perché ovviamente emigrassero tutti, ma semplicemente perché si sono mescolate con altre e non hanno seguito i comandamenti della legge mosaica che era molto rigida e impediva contatti e convivenza con altri per non perdere la propria identità. Se si vuole fondare quindi la legittimità del ritorno degli ebrei nell’area, si dovrebbe dunque parlare solo del Regno di Giuda, non di quello corrispondente al Regno di Israele, che è menzionato solo dalla Bibbia, non da altre fonti egiziane o di altro genere e che non ha lasciato tracce archeologiche simili a quelli di assiri, ittiti per non parlare di civiltà come quelle degli egiziani e dei babilonesi dell’epoca. Questo diagramma riassume in modo visuale il filo cronologico della narrazione della Bibbia riguardo ai due Regni: Israele, più grande e collocato a Nord e Giuda, più piccolo e collocato a Sud.

grafico becchi

In parole semplici. Più della metà di Israele di oggi è stato “perso” dagli ebrei 2.800 anni fa. Queste tribù che occupavano la maggioranza di quello che oggi è Israele e prima della guerra era Palestina in realtà non sparirono, ma si mescolarono ad altre popolazioni. Gli ebrei rimasero solo nel piccolo Regno di Giuda. Poi però da Babilonia il giudaismo si diffuse velocemente in Egitto, Libia, parte della Siria, Cipro e al tempo di Cesare Cicerone gli ebrei erano anche a Roma. Se si leggono le fonti romane si trovavano ebrei in tutte le città del Mediterraneo, tanto è vero che la II guerra giudaica del 115-117 fu combattuta a Babilonia, Egitto, Libia, Cipro e altre città della costa del Mediterraneo.

In conclusione, la Bibbia stessa e un poco di conoscenza della storia romana, mostrano che gli ebrei, che seguivano la legge mosaica e che rimanevano separati dalle altre popolazioni, vivevano solo nella parte Sud di quello che è Israele (l’antico regno di Giuda), e si erano invece poi diffusi oltre che a Babilonia su tutta la costa e le maggiori città del Mediterraneo. La base storica e leggendaria della pretesa di tornare in Israele dopo 2mila anni, se la si volesse accettare perché ovviamente è bizzarro voler riprendere una terra abitata 2mila anni fa, si applicherebbe comunque solo a metà della Palestina o dell’attuale Israele.

Paolo Becchi e Giovanni Zibordi, 16 ottobre 2023