Come cambiare la giustizia
Per il processo penale: reintrodurre l’immunità parlamentare così come formulata originariamente dall’art. 68 della Costituzione, limitare il ricorso alla custodia cautelare in carcere (materia peraltro oggetto di referendum), limitare l’uso da parte delle procure delle intercettazioni telefoniche ed ambientali, abrogare tutti i filtri di inammissibilità nelle impugnazioni ed evitare di aggiungerne degli altri, prevedere che la digitalizzazione avvenga soprattutto nell’interesse dell’imputato e del suo difensore garantendo il doppio binario telematico-analogico, rendere inappellabili le sentenze di assoluzione pronunciate con formula piena (art. 530, co. I, cpp) e tanto altro ancora.
Per il processo civile: ampliare le materie soggette a mediazione civile obbligatoria semplificando la procedura, abrogare l’udienza di precisazione delle conclusioni, rendere perentorio il termine che il giudice ha per emettere la sentenza, eliminare tutti i filtri di inammissibilità nelle impugnazioni, consentire i pagamenti di contributi unificati e marche attraverso i sistemi antecedenti all’emergenza pandemica per evitare un continuo regalo alle banche, non complicare la vita ai difensori con la eccessiva digitalizzazione etc.
Un libro utile quindi non solo in vista del referendum ma anche per farsi un’idea dello stato attuale della giustizia in Italia.