Il podcast di Sallusti

Qualcuno difenda il maschio bianco e eterosessuale

Il podcast di Alessandro Sallusti del 22 marzo 2023

Non voglio sottovalutare l’importanza dei temi etici né quella dei diritti, però neppure rimanerci prigioniero. Ma possibile che un paese resti inchiodato per anni al dibattito sui gay, sui trans, sulle coppie in un modo, le coppie in un altro, i figli delle prime e i figli delle seconde?

Vogliamo dire che esiste un italiano medio, bianco di carnagione, etero di tendenza, marito più o meno convinto e fedele e padre naturale felice. E vogliamo dire che questo signore arriva a casa dopo una dura giornata di lavoro, accende la tv per ascoltare le ultime e scopre che a nessuno gliene frega nulla di lui, dei suoi problemi e dei suoi sogni, perché la questione è sempre comunque l’altro, di solito un altro distante anni luce da lui. Vogliamo prendere atto con rispetto che il suo problema non è dove e come scrivere il bambino all’anagrafe, ma trovargli un posto all’asilo a una cifra abbordabile, perché riuscirci è un po’ come trovare un ago nel pagliaio. Vogliamo dire che una sua paura è di essere borseggiato, mentre in tv sono tutti lì a difendere i borseggiatori, perché, dicono, anche loro hanno una dignità che va tutelata.

Bene, vorrei far notare che questo signore non è uno qualsiasi, uno cinico ed egoista, bensì rappresenta la stragrande maggioranza degli italiani sia di quelli che votano a destra che di quelli che votano al centro che a sinistra. In altre parole, questo signore è un italiano che non ne può più di vivere come fosse su Marte, cioè in un mondo lontano e a lui ostile e dove si parla una lingua che non è la sua, bensì quella di un’élite di sfaccendati che per noi è ambizione, si sono dati chi alla politica e chi al giornalismo.

Ecco, uno degli errori che potrebbe fare questo governo è di farsi dettare l’agenda, quantomeno quella mediatica, da questa compagnia di balordi, rinunciando così a dettare la sua di agenda che stando alle promesse dovrebbe invece riguardare l’italiano di qui sopra, cioè noi. E quando dico il governo intendo tutta la classe politica di centro-destra che mi pare abbocchi un po’ troppo facilmente è successo anche ieri all’amo della sinistra, un inutile spreco di energia che potrebbe essere indirizzata altrove, certamente in modo più utile, non solo per i suoi lettori ma per l’intero Paese.