Il conflitto tra Russia e Ucraina continua senza sosta e l’intensità della battaglia ha ridotto il numero di armi disponibili di entrambi gli schieramenti. Un nuovo rapporto riservato dell’intelligence statunitense ha previsto che la controffensiva non riuscirà a raggiungere quest’anno la città chiave del sud-est, Melitopol. Secondo gli studiosi, senza armi di nuova tecnologia utili a rafforzare la linea del fronte o senza il pieno impegno delle forze ancora in riserva, è improbabile che l’Ucraina sia in grado di ottenere una svolta nella controffensiva.
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«La questione è quale delle due parti si stancherà prima», ha dichiarato Franz-Stefan Gady, senior fellow dell’International Institute for Strategic Studies e del Center for New American Security, che ha visitato l’Ucraina a luglio. La guerra però sta mettendo a dura prova anche l’armamento della Russia perché il consumo è a livelli altissimi: tra tremila e diecimila proiettili quotidiani ed almeno due milioni tra granate per cannone e razzi che il Cremlino fatica a rimpiazzare. Nell’ultimo mese le batterie ucraine sembrano avere preso il sopravvento grazie alle forniture di munizioni con testata a grappolo consegnate dagli Stati Uniti: sul fronte chiave della controffensiva il ritmo dell’artiglieria russa appare in calo. In particolare, dall’inizio dell’estate è diminuito drasticamente l’uso dei razzi terra-terra, protagonisti della prima fase dell’invasione.
Putin chiede il supporto di Kim Jong Un
La Russia sarebbe alla ricerca di munizioni di artiglieria e altro materiale di base. Tra il presidente russo e il leader supremo nordcoreano ci sarebbe stato uno scambio di lettere «a livello superficiale», ma secondo gli Stati Uniti i contatti tra i funzionari sarebbero intensi. Un ruolo significativo nel portare avanti le discussioni l’avrebbe giocato il recente incontro tra Kim e Sergej Shoigu che, a fine luglio, ha partecipato alla maxi parata militare di Pyongyang per celebrare il 70esimo anniversario dell’armistizio della guerra di Corea. Kim potrebbe fornire a Putin una quantità di armi in grado di moltiplicare tiri di sbarramento contro le brigate che cercano di liberare i territori occupati ed ottenere così una svolta nel conflitto.
Possibili scenari futuri
Il leader nordcoreano è arrivato in Russia per un incontro con il presidente Putin. Si teme un accordo tra Mosca e Pyongyang sugli armamenti. Insieme ai suoi più alti ufficiali militari, il leader nordcoreano Kim Jong Un è arrivato in Russia per un faccia a faccia con il presidente Vladimir Putin. L’incontro ha scatenato le preoccupazioni occidentali in reazione a un potenziale accordo sull’approvvigionamento di armi per la guerra russa in Ucraina.
Cosa chiederà Kim-jong in cambio di un sostegno alla Russia? L’interesse di Kim Jong Un è quello di sviluppare un programma missilistico nucleare, ma con molta probabilità potrà ricevere in cambio armi convenzionali per i suoi settori più deboli. La prosecuzione della guerra e l’eventuale coinvolgimento di altre Nazioni genera il famoso rischio dell’escalation che potrebbe tradursi in una terza guerra mondiale. In questo tragico scenario di morti e feriti, l’unica strada realmente sicura e certa per il bene collettivo resta la pace. Il tema della pace merita un altro articolo specifico, ma è importante sottolineare che nell’attuale situazione, la Chiesa guidata da Papa Francesco è in piena attività al fine di realizzare una un progetto di pace.
Carlo Toto, 13 settembre 2023