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Quando cominciamo ad affrontare la realtà? - Terza parte

La nostra comunità deve generare lavoro, produttività, base imponibile e tasse. Tutto ciò è inesorabilmente attività delle imprese private che assumono e pagano tasse e contributi. Le imprese private per fare ciò assumono rischi, che vanno remunerati e incentivati. lo stato non può e non deve sostituirsi. Deve piuttosto arretrare e incentivare. Anche qui non c’è alternativa possibile. L’imperativo del lavoro, della capacità di assumere rischi e della generazione di base imponibile e tasse, così come l’imperativo del lavoro femminile e del sud sono priorità assolute per la nostra comunità. Bisogna superare la vecchia e antistorica divisione tra lavoro e capitale. Vanno creati meccanismi di compartecipazione della forza lavoro al plusvalore generato con produttività. Il nuovo sindacato è quello che aiuta il lavoro a scegliere gli imprenditori migliori, e i nuovi imprenditori sono quelli che coinvolgono anche da un punto di vista economico i lavoratori nella generazione di valore. Bisogna capire che il sud è un immenso valore nel turismo e nell’esportazione di bellezza, cultura, cucina,clima e benessere. Il turismo al sud è una assoluta priorità nazionale

Bisogna capire che la formazione dei giovani deve essere selettiva. Il titolo di studio è un’opportunità , non un diritto. La riqualificazione della scuola, i test invalsi , il premio alla produttività anche nell’istruzione è il nostro migliore investimento. I nostri pochi, anzi pochissimi giovani devono essere formati e avere produttività altissima. Non devono andare all’estero attirati da salari più alti e dobbiamo premiare sia economicamente che socialmente chi è più bravo ad educarli, abilità facilmente misurabile e incentivabile …. se si vuole davvero farlo. Bisogna risolvere definitivamente la piaga dell’evasione fiscale attraverso strumenti di verifica moderni o anche solo con la chiara dichiarazione che controlli a campione saranno possibili e reali avendo percezione di dove si annidano le maggiori sacche di evasione. Bisogna capire che i salari sono intrinsecamente legati alla produttività. Pretendere di slegare le 2 variabili è condannarsi alla disoccupazione e al default. Non c’è scampo e va detto chiaramente. Tutti devono potere lavorare e il salario dipende dalla produttività.

Infine bisogna capire che il tenore di vita di tutti o quasi tutti sarà minore. Se non troviamo la spinta ideale come collettività a creare opportunità di permanenza in Italia dei nostri giovani anche con molti sacrifici siamo condannati al futuro potenzialmente drammatico del default . Se non troviamo una spinta ideale come italiani, come cittadini , come elettori a questo programma 20ennale di rinascita ci condanniamo a un futuro terzomondista in cui saremo solo marginali in Europa e nel mondo. Io sono bergamasco. Ho visto le bare in luoghi che per me hanno significato. Ma da bergamasco la canzone “rinascerò’ rinascerai“ ha valore, mi commuovo nel sentirla come mi sono commosso nel vedere il video con sui abbiamo promosso l’Italia per le Olimpiadi Invernali del 2026. Siamo un paese unico e noi “ facciamo accadere  l’impossibile”. La dignità del lavoro, lo spirito di sacrificio che ha costruito l’ospedale degli alpini in 15 giorni, la composta dignità nel lutto, la volontà di ripartire a testa bassa e ricostruire tutto da capo se necessario, l’assenza di polemiche tra noi bergamaschi anche dopo 6000 morti in provincia, il guardarsi tutti in faccia e capire che si può e si deve rinascere in silenzio con il lavoro di ogni giorno come hanno fatto tanti anni fa i nostri padri e i nostri nonni sono parte di me.

Questi valori di attaccamento e dignità del lavoro, collaborazione tra tutte le classi sociali, semplicità e volontà di migliorarsi devono secondo me essere alla base della rinascita di un paese che si è cullato in pericolose illusioni , offerte e promesse da molti che non hanno mai davvero lavorato e costruito qualcosa di concreto. Affrontiamo la realtà per quanto sgradevole. Possiamo farcela se lavoriamo e smettiamo di promettere la luna facendo solo debiti per i nostri figli. “ Rinascerò, rinascerai. Siamo nati per combattere la sorte, ma ogni volta abbiamo sempre vinto noi.” Dimostriamo al mondo cosa sanno fare gli italiani. Con i fatti concreti, nello stile dei bergamaschi con poche parole e nessuna promessa, solo lavorando tutti i giorni, un mattone alla volta.

Giovanni Cagnoli, 14 luglio 2020

 

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