E, pur nel bel mezzo degli Anni di Piombo, il Pci operò il sorpasso sulla Dc. Alcide, Palmiro. I nomi stessi ci parlano di uomini nati nel XIX secolo e che avevano visto due guerre mondiali (due e mezza nel caso di Togliatti, «Ercoli» in Spagna). Uno era nato nell’Impero Austro-Ungarico, da cui aveva appreso la buona amministrazione e la dirittura morale. L’altro era il comunista più importante dell’Occidente, longa manus di Mosca e ad essa fedelissimo perinde ac cadaver nonché usque ad effusionem sanguinis, infatti fu oggetto di un grave attentato (l’attentatore è ancora vivo) e nell’Urss ci andò a morire. Due lievi ombre offuscano la biografia, per altro specchiata, del primo (che, ricordiamo, è Servo di Dio, cioè candidato alla beatificazione): la querela per diffamazione a Guareschi, il papà di Don Camillo, l’uomo che pur aveva contribuito a fargli vincere le decisive elezioni del 1948. Querela che costò a Giovannino un anno di carcere e ne amareggiò gli anni che gli restavano.
L’altra è il fatto che Pio XII non volle mai riceverlo. Eppure era il cattolico che, per il momento almeno, aveva salvato l’Italia dal comunismo. Ma leggetevi il libro di Agnoli, ch’è meglio.
Rino Cammilleri, 18 ottobre 2021