Commenti all'articolo Quando l’allarme era il raffreddamento globale

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rocco
rocco
8 Ottobre 2019, 20:01 20:01

comunque, a parte tutti gli argomenti acologici e non,
i modelli climatici adottati soffrono di diversi problemi, tra i quali quello di considerare…la Terra piatta.
“Una Terra rotonda per i modelli climatici” https://www.pnas.org/content/116/39/19330
è uno studio che mette in rilievo questo piccolo aspetto non considerato nelle modellizzazioni numeriche dell’atmosfera, e che determina previsioni non veritiere.
Quindi, cari signori e signore, quando appare sullo schermo televisivo e del telefono un qualsivoglia individuo che si permette di dire cosa accadrà nel futuro, vi sta ingannando.
Nessun modello, neanche il più perfetto potrà mai sostituire la realtà. I modelli sono approssimazioni che non danno certezze.
Io non so come non fanno a vergognarsi quei cosidetti scienziati che vorrebbero dare per certe delle previsioni (o meglio scenari) basati su modelli imperfetti ed incompleti.
La scienza, con la teoria dei cambiamenti climatici antropici è diventata al servizio del potere politico-economico, perdendo la sua qualità di attenersi ai fatti, ossia alle osservazioni.
La scienza sta attraversando un brutto periodo, le università sono diventate delle caserme in cui ammaestrare al politicamente corretto ed all’asservimento ecologico, e non templi del sapere e della conoscenza.

Gianfranco Benetti Longhini
Gianfranco Benetti Longhini
8 Ottobre 2019, 18:49 18:49

BEN DETTO.
QUANDO C’ERA IL “BLACK -OUT” NEGLI STATI UNITI (CON ASSENZA DI CORRENTE ELETTRICA), CHE DURO PER QUALCHE GIORNO PIÙ DEL NORMALE, NOVE MESI DOPO CI FURONO MOLTE NASCITE NON PREVISTE.

Pierluigi Vernetto
Pierluigi Vernetto
8 Ottobre 2019, 18:46 18:46

in effetti per un breve periodo l’inquinamento industriale provoco’ il raffreddamento del clima – causa pulviscolo atmosferico che bloccava la radiazione solare – ma questo e’ storia nota a tutti i climatologi, incluso il 97% convinto del global warming antropogenico. Mi sfugge dove sarebbe la notizia.

roseg
roseg
8 Ottobre 2019, 18:28 18:28

Sabato scorso mi sono recato in un ricovero per anziani a trovare un mio vecchio professore di italiano, per caso avendo toccato l’argomento gretina, mi disse: la gretina sarebbe meglio tornasse a scuola altro che anno sabbatico e si facesse tradurre il famoso detto milanese: El temp el cù al fa cum’è vor lù.

Tullio Pascoli
Tullio Pascoli
8 Ottobre 2019, 16:22 16:22

Siamo alle solite fin dai tempi di Thomas Malthus (1766-1834) che già oltre due secoli  fa aveva previsto che nel giro di poco tempo l’umanità avrebbe sofferto gravissime carestie per causa della crescita demografica progressiva in maniera geometrica, mentre i mezzi di sussistenza sarebbero aumentati solo aritmeticamente. Il tempo ci ha insegnato, invece, che grazie al progresso, alla tecnologia che continua a perfezionarsi, è successo l’esatto contrario. A questo proposito, è utile la lettura di VILLAGES di Richard Critchfield – qui la mia recensione -http://www.liberalismowhig.com/2014/03/26/profezie-e-rivoluzione-verde/ dove l’autore spiega come la produzione di cereali nel mondo è aumentata in modo esponenziale, grazie alle ricerche dell’agronomo Premio Nobel Norman Borlaug (1914-2009), sfamando miliardi di individui nel mondo. Ciononostante, nel 1968 un nuovo aspirante profeta – Paul R. Ehrlich – pubblica THE POPULATION BOMB, prevendo nuovamente carestie e la fine della disponibilità delle materie prime ed ecco, di nuovo i disastri annunciati. Tuttavia, un giovane economista – Julian Simon – lo aveva sfidato con una scommessa, affermando che sarebbe avvenuto l’opposto e che i prezzi di una serie di materie prime non solo non sarebbero aumentati per scarsità, ma sarebbero diminuiti per abbondanza. Così, avendo perso la scommessa il pessimista di turno dava l’occasione a Pau Sabin di dedicare ai due protagonisti un famoso saggio THE BET  (La Scommessa), evidentemente vinta dal pragmatico economista… Leggi il resto »

giuliano
giuliano
8 Ottobre 2019, 16:11 16:11

digli che traduca anche questo. a parte che lo specchietto in fondo non ha bisogno di spiegazioni.

https://www.insidescience.org/news/my-1975-cooling-world-story-doesnt-make-todays-climate-scientists-wrong