Commenti all'articolo Quando Sallusti demolì il “moralista” D’Alema
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27 Commenti
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gustavo
25 Maggio 2021, 20:01 20:01
Sono tutti di sx ma con il portafoglio a dx
Luca Avellino
17 Maggio 2021, 17:18 17:18
D’Alema? Prrrrrr
Utnapishtim
17 Maggio 2021, 16:46 16:46
Sallusti lucido e grandioso, mentre a D’Alema stava scoppiando una vena dalla rabbia. In Giappone, dopo una figura di palta di tale portata, un politico avrebbe fatto harakiri.
danilo
17 Maggio 2021, 13:47 13:47
perché D’ALEMA é D’Alema.
Franco Cattaneo
17 Maggio 2021, 13:35 13:35
Ricordo un programma RAI, in cui D’Alema faceva visitare la sua immensa tenuta agricola (credo in Umbria) a quell’altro fenomeno di Friedman, dicendo, con la sua usuale albagia, “vede, al di là di quelle colline ho piantato [non mi ricordo più quante N.d.R.] centinaia di ulivi, ma non ulivi locali, no, li ho fatti venire da…[non mi ricordo più dove N.d.R.]”. Già “al di là di quelle colline” la dice lunga sul tipo (“vedi, figliolo, un giorno tutto questo sarà tuo!”), ma la spocchia del “non ulivi locali, no, li ho fatti venire…”
Naturalmente tutto acquistato col sudore della fronte.
Ferrentino
17 Maggio 2021, 10:12 10:12
beh, non vedo lo scandalo: in fin dei conti l’ amico dei terroristi -ricordate la passeggiata libanese sottobraccio al capo di Hezbollah?- ha solo sottratto -di nascosto, questo si!- un po’ di soldini ai “fratelli” socialisti: da un certo punto di vista, la si puo’ considerare addirittura una intrapresa meritoria, visto che per diventare capitalista egli stesso, ha sottratto risorse alla propaganda anticapitalista. Certo, il metodo usato lascia un po’ perplessi, ma, in fin dei conti, sono affari di “famiglia”….Lui, poi, studio’ a Mosca ai bei tempi, quando si insegnvava come togliere agli altri per impinguare il proprio patrimonio.
Sono tutti di sx ma con il portafoglio a dx
D’Alema? Prrrrrr
Sallusti lucido e grandioso, mentre a D’Alema stava scoppiando una vena dalla rabbia. In Giappone, dopo una figura di palta di tale portata, un politico avrebbe fatto harakiri.
perché D’ALEMA é D’Alema.
Ricordo un programma RAI, in cui D’Alema faceva visitare la sua immensa tenuta agricola (credo in Umbria) a quell’altro fenomeno di Friedman, dicendo, con la sua usuale albagia, “vede, al di là di quelle colline ho piantato [non mi ricordo più quante N.d.R.] centinaia di ulivi, ma non ulivi locali, no, li ho fatti venire da…[non mi ricordo più dove N.d.R.]”. Già “al di là di quelle colline” la dice lunga sul tipo (“vedi, figliolo, un giorno tutto questo sarà tuo!”), ma la spocchia del “non ulivi locali, no, li ho fatti venire…”
Naturalmente tutto acquistato col sudore della fronte.
beh, non vedo lo scandalo: in fin dei conti l’ amico dei terroristi -ricordate la passeggiata libanese sottobraccio al capo di Hezbollah?- ha solo sottratto -di nascosto, questo si!- un po’ di soldini ai “fratelli” socialisti: da un certo punto di vista, la si puo’ considerare addirittura una intrapresa meritoria, visto che per diventare capitalista egli stesso, ha sottratto risorse alla propaganda anticapitalista. Certo, il metodo usato lascia un po’ perplessi, ma, in fin dei conti, sono affari di “famiglia”….Lui, poi, studio’ a Mosca ai bei tempi, quando si insegnvava come togliere agli altri per impinguare il proprio patrimonio.