Commenti all'articolo Quanto possiamo resistere chiusi a casa?
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45 Commenti
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Francesco
10 Aprile 2020, 21:08 21:08
Su, dai! Non siate tristi. A casa cantiamo tutti insieme l’inno di Mameli con la mano sul cuore per questa ITALIA, una e indivisibile, DEMOCRATICA e fondata sul LAVORO…
quanto mi sento patriottico senza una lira, pardon senza un euro in tasca, senza libertà, senza lavoro, senza democrazia.
ReA
9 Aprile 2020, 23:37 23:37
Complimenti Porro. Uno dei pochissimi o forse l’unico a dire come stanno realmente le cose. Grazie per portare la nostra voce in TV.
Cla
9 Aprile 2020, 13:51 13:51
Ahah tutta la vita? Ma si azzardassero io emigro in un altro paese dove c’è ancora democrazia!
Evaristo
9 Aprile 2020, 3:14 3:14
Io credo che a casa ci possono far restare anche per tutta la vita: ormai è evidente che di fronte a un’emergenza si possono sospendere tutte le libertà e non accade proprio niente, perché la pressione del terrore sale dal basso e autorizza implicitamente chi sta in alto ad agire nella maniera più radicale, politico tecnocrate o politico-tecnocrate che sia. L’emergenza poi si può trasformare in una condizione stabile: non credo che sia impossibile abituarsi alla non-libertà o a un mutamento antropologico radicale: per esempio tutti questi fautori della palingenesi interiore che nascerebbe dall’esperimento sociale che si sta facendo per contrastare il coronavirus, che tipo umano rappresentano, che cosa si stanno augurando, sotto sotto? Che cosa si sta augurando Gordon Lichfield, direttore del Mit Technology Review, quando dice: “Il mondo è cambiato molte volte e sta cambiando di nuovo. Tutti noi dovremo adattarci a un nuovo modo di vivere, di lavorare e di creare relazioni”? Perché? Di cosa sta farneticando? Altro che 1984! Questo genere di futurologia mi fa rizzare i capelli in testa, eppure devo riconoscere che un veleno simile si può diffondere, ed è peggio del coronavirus
Alessandra
9 Aprile 2020, 1:42 1:42
Un ultima cosa … se mai ci saranno nuove elezioni visto il panorama desolante di cialtroni incompetenti dediti solo a inutili chiacchiere e mantenimento della poltrona e dei privilegi che ci circonda…. bene in questo caso #iorestoacasa# !!!!
Alessandra
9 Aprile 2020, 1:33 1:33
Sono completamente d’accordo con quanto detto da Porro e ospiti alla trasmissione. Tra l’altra mi dà un fastidio enorme il furgone dei vigili che gira per controllare se per caso c’è qualche “ribelle” che vuole prendere una boccata d’aria e ripete in continuazione di stare a casa. Peccato che questa solerzia manchi quando in tempi normali una volta alla settimana avevamo furti di macchine o di pezzi di ricambio nei parcheggi sotto casa oltre al solito di giro di consegna di coca…. ma al 90 % della popolazione tutto ciò va bene , anche a quelli che prima immagino scendevano in piazza per disarmare la polizia…. attendo invece il risveglio della malavita … non penso che aspetteranno il prossimo dpcm di Giuseppi per riniziare gli affari….
Su, dai! Non siate tristi. A casa cantiamo tutti insieme l’inno di Mameli con la mano sul cuore per questa ITALIA, una e indivisibile, DEMOCRATICA e fondata sul LAVORO…
quanto mi sento patriottico senza una lira, pardon senza un euro in tasca, senza libertà, senza lavoro, senza democrazia.
Complimenti Porro. Uno dei pochissimi o forse l’unico a dire come stanno realmente le cose. Grazie per portare la nostra voce in TV.
Ahah tutta la vita? Ma si azzardassero io emigro in un altro paese dove c’è ancora democrazia!
Io credo che a casa ci possono far restare anche per tutta la vita: ormai è evidente che di fronte a un’emergenza si possono sospendere tutte le libertà e non accade proprio niente, perché la pressione del terrore sale dal basso e autorizza implicitamente chi sta in alto ad agire nella maniera più radicale, politico tecnocrate o politico-tecnocrate che sia. L’emergenza poi si può trasformare in una condizione stabile: non credo che sia impossibile abituarsi alla non-libertà o a un mutamento antropologico radicale: per esempio tutti questi fautori della palingenesi interiore che nascerebbe dall’esperimento sociale che si sta facendo per contrastare il coronavirus, che tipo umano rappresentano, che cosa si stanno augurando, sotto sotto? Che cosa si sta augurando Gordon Lichfield, direttore del Mit Technology Review, quando dice: “Il mondo è cambiato molte volte e sta cambiando di nuovo. Tutti noi dovremo adattarci a un nuovo modo di vivere, di lavorare e di creare relazioni”? Perché? Di cosa sta farneticando? Altro che 1984! Questo genere di futurologia mi fa rizzare i capelli in testa, eppure devo riconoscere che un veleno simile si può diffondere, ed è peggio del coronavirus
Un ultima cosa … se mai ci saranno nuove elezioni visto il panorama desolante di cialtroni incompetenti dediti solo a inutili chiacchiere e mantenimento della poltrona e dei privilegi che ci circonda…. bene in questo caso #iorestoacasa# !!!!
Sono completamente d’accordo con quanto detto da Porro e ospiti alla trasmissione. Tra l’altra mi dà un fastidio enorme il furgone dei vigili che gira per controllare se per caso c’è qualche “ribelle” che vuole prendere una boccata d’aria e ripete in continuazione di stare a casa. Peccato che questa solerzia manchi quando in tempi normali una volta alla settimana avevamo furti di macchine o di pezzi di ricambio nei parcheggi sotto casa oltre al solito di giro di consegna di coca…. ma al 90 % della popolazione tutto ciò va bene , anche a quelli che prima immagino scendevano in piazza per disarmare la polizia…. attendo invece il risveglio della malavita … non penso che aspetteranno il prossimo dpcm di Giuseppi per riniziare gli affari….