Il fenomeno maggiormente grottesco, da questo punto di vista, è certamente Roberto Burioni. Basta andare a vedere cosa scriveva il televirologo, lo scorso 29 agosto, al deputato leghista Claudio Borghi, su Twitter: “Gli unici per cui non ha senso il vaccino sono i bambini sotto i dodici anni”. Addirittura, il telepredicatore medico invitava Borghi a proclamare suddetto principio “in Parlamento, perché è la verità”. Eppure, cosa hanno immortalato gli implacabili screenshot degli utenti, sempre sulla bacheca dei cinguettii di Burioni, subito dopo l’approvazione del vaccino ai bimbi da parte di Aifa? Un “evviva”, con cui il prof ha celebrato il lieto evento, il primo dicembre. Insomma: tre mesi fa, era insensato vaccinare gli under 12; ora dobbiamo rallegrarci del fatto che sia finalmente possibile inoculare anche loro.
Gli unici per cui non ha senso il vaccino sono i bambini sotto i dodici anni. Dica questo in parlamento, perché è la verità.
— Roberto Burioni (@RobertoBurioni) August 29, 2021
Più che cinguetti, sono “chicchirichì” di galletti mediatici, le cui giravolte imbarazzanti sono il miglior propellente per i deliri no vax. Chiediamocelo sul serio: questi “scienziati” meritano veramente di essere creduti?