Economia

Quattro alternative (utili) al concordato preventivo

L’operazione partiva da un presupposto sbagliato. Le partite iva non sono una massa di evasori

tasse Italia Immagine generata da AI tramite DALL·E di OpenAI

Il nostro è un sistema fiscale che ha distrutto l’economia. Iniquo e persecutorio, condito da una propaganda anti-impresa schifosa portata avanti da una risma di parassiti che non hanno mai prodotto un centesimo e che in questo groviglio di tasse e burocrazia non resterebbero in piedi nemmeno una settimana.

La ciliegina sulla torta è stato questo concordato fiscale biennale di cui profitteranno in pochi, i più scaltri e quelli che potranno agevolmente spostare incassi già previsti nel 2025, gabbando lo stato, una manna per alcuni, un flop in generale ed in particolare sul fronte politico.

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Un’altra operazione stolta ed iniqua che parte dall’odioso presupposto che le partite iva siano degli evasori, portata avanti con minacce e ricatti, che nulla ha a che fare con quel che serve: riduzione della pressione fiscale al 15% su tutte le partite iva/società senza distinzioni, eliminazione della tassazione dei dividendi, libertà di scelta in materia previdenziale per tutti e riduzione del 50% delle pretese fiscali dello Stato sulle buste paga di tutti i lavoratori dipendenti.

Andrea Bernaudo, 11 novembre 2024

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