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Quei commercianti dimenticati dal governo - Seconda parte

I negozi di vicinato sono dei luoghi più che salubri dove raramente ci sono assembramenti e dove nel nostro piccolo riusciamo a dare un servizio ad personam e nelle condizioni igienico-sanitarie migliori di altre strutture. Chiediamo alle associazioni di categoria di farsi sentire nei nostri confronti e nei confronti delle istituzioni, chiediamo incontri con tavoli aperti per poter comunicare con chi di dovere, per far sentire le nostre ragioni perché anche noi abbiamo bisogno di risposte concrete, ne solo tornando al lavoro in maniera sana e senza caccia alle streghe (con la paura di poter essere sanzionati per difetto di adeguamento alle disposizioni che non sono chiare) si potrà tornare ad una pseudo serenità, a far sentire anche la clientela tranquilla di poter investire il proprio denaro nei nostri negozi.

Siamo commercianti, siamo famiglie, siamo persone. Abbiamo bisogno di aiuti concreti che non sia solo “richiedi un finanziamento e paga e i debiti” abbiamo bisogno nel limite del possibile di tornare a costruire parte della ricchezza del nostro Paese.

Grazie per l’attenzione

Enza, Lodovica, Lucia, Monia, Marianna

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