Cronaca

Quei tweet anti-Marò di Cecilia Sala. Viva Latorre che risponde da signore

Sul web rispuntano vecchi post della cronista arrestata in Iran. Parla il fuciliere di Marina rimasto per anni in India

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Sulla vicenda di Cecilia Sala oggi vi segnalo l’articolo, molto interessante, pubblicato dal Giornale che è andato a ripescare il mitico Marò Massimiliano Latorre. Ricordate? Ricordate cosa subirono dall’India con quella lunga questione giudiziale per i due pescatori uccisi? I due Marò furono consegnati, vennero commessi diversi errori diplomatici e alla fine ci vollero almeno 10 anni per ristabilire la verità e riportarli definitivamente in Italia.

Beh, ieri sono rispuntati alcuni tweet di Cecilia Sala (uno del 2013, poi nel 2015) in cui scriveva: “Se a due militari dell’esercito indiano capitasse per sbaglio di ferire a morte il fruttivendolo e l’edicolante di fiducia di Matteo Salvini su una pista da sci in Val Pusteria, senza indugiare un attimo l’Italia dimostrerebbe la sua superiorità e buona educazione rimandando a casa i due uomini in divisa, affinché aspettino tra le braccia dei loro cari un processo che non si terrebbe mai. Perché l’idea di processare i due responsabili lì dove è stato commesso l’omicidio, dove avevano cittadinanza le vittime e dove vivono i loro familiari, parrebbe a tutti noi un’idea da terzo mondo incivile, da popolo debosciato ed arretrato, che non sa apprezzare una buona Falanghina, non sa bene cos’è il fuorigioco e probabilmente non si doccia neanche tutti tutti i giorni”.

Oggi Latorre replica e dice: “Da militare e da uomo mi spiace leggere quelle parole. Sputare sentenze non è mai corretto perché si dovrebbe sempre verificare ciò di cui si parla e, nel nostro caso, Cecilia ha sbagliato. Mi auguro che quando sarà tornata – e sono certo che con questo governo la sua storia si risolverà bene – potremo sentirci. E non per delle scuse, che lasciano il tempo che trovano, ma per confrontarci su questa esperienza che ci unisce”. E ancora: “Può essere che la Sala abbia fatto quelle esternazioni per un suo pregiudizio politico o a causa della sua giovane età. Le motivazioni mi interessano poco. In ogni caso credo che si sia lasciata trascinare e che abbia parlato per partito preso. Sono convinto però che il tempo aiuti, soprattutto a crescere e riconoscere i propri errori”.

Nessun rancore. E nessun odio. Una risposta da signore.