Quel è il colmo per un comunicatore? Essere costretto ad assumere un’agenzia di comunicazione per uscire dal gran caos in cui ti sei ficcato. Per Chiara Ferragni più che un Natale di festa è un Natale di lavoro. Nel senso che l’influencer a cui tutto riusciva facile, capace di creare dal nulla un impero da 40 milioni di euro, si trova ora nella difficile situazione di non avere idea di come uscire dalla melma in cui il pandoro-gate della Balocco l’ha costretta. E qual è la soluzione ideata, che tanto sa di disperazione? Affidarsi ad esperti della comunicazione. Lei che ne era la regina.
Chiara Ferragni è scomparsa
In fondo le ultime due uscite dopo la multa dell’Antitrust sono state a dir poco disastrose. Prima la scarna nota sui social in cui annunciava di voler presentare ricorso al Tar. Poi l’ancor più tragico filmato di scuse di grigio vestita, in lacrimevole stile Soumahoro. Per questo, adesso, Ferragni si è eclissata. Ha capito di non avere la forza comunicativa per spiegare ai suoi 30 milioni di follower (in netto calo in questi giorni) le ragioni di quel presunto “errore di comunicazione” dietro gli scandali-beneficenza di pandori e uova di Pasqua. Se di “buona fede” si trattava, perché replicare lo schema almeno tre volte? E perché usare la solidarietà verso i bambini più bisognosi in quella che sembra a tutti gli effetti più una campagna di auto-promozione che vera e propria carità?
Gli interrogativi dei Ferragnez
A queste domande, e a molte altre, Chiara Ferragni deve trovare il modo di rispondere. Per questo, secondo La Stampa, i Ferragnez sarebbero impegnati a mettere su una unità di crisi “con i fiocchi”. Smentite, per ora, le voci che la volevano in montagna come se niente fosse: l’influencer è a Milano, murata nel suo maxi appartamento di City Life, da cui esce solo il marito (con le immancabili stories dove lei non appare quasi mai). Chiara si è giusto concessa una capatina a Parco Sempione a favore di fotografi. Nei giorni scorsi si è parlato di un possibile licenziamento del braccio destro di Chiara, avversato dal marito Fedez che sarebbe l’ispiratore sia del video di scuse sia dell’annuncio di donare un milione di euro all’ospedale Regina Margherita. Ma per ora si tratta solo di voci.
La task force per Chiara Ferragni
La strategia intanto appare chiara: abbassare i toni, uscire di scena per un po’, dare ai follower e alla stampa solo brevi apparizioni nell’attesa che la tempesta passi. Poi si vedrà come “riapparire” al grande pubblico, momento che non può essere rimandato all’infinito se l’influencer vuole tornare a fare ciò con cui campava, e cioè sponsorizzare prodotti sulle sue pagine social. Per trovare il bandolo della matassa, sempre secondo la Stampa, Ferragni avrebbe contattato “l’agenzia di comunicazione e web reputation Community, guidata dal founder e Ceo Auro Palomba”. Non c’è niente di ufficiale e le firme non sono state apposte, ma sarebbe questione di ore.
Pronta la squadra di legali
C’è poi da considerare l’aspetto legale. Che si divide in due: da una parte le grane penali, visti i fascicoli aperti a Milano e Cuneo dopo l’esposto del Codacons; dall’altra le questioni societarie e civilistiche, nella speranza di frenare la possibile fuga di sponsor dopo la decisione di Safilo Group di far leva sulla “violazione di impegni contrattuali”, ovvero la correttezza e buona fede nella condotta, per troncare ogni collaborazione. L’aspetto penale dovrebbe essere gestito dallo studio di Marcello Bana, che nei giorni scorsi si è già recato in procura per dimostrare la massima collaborazione nelle indagini. Quello civilistico invece dovrebbe essere affidato a Gianni Origoni. Niente “escursioni con le moffole, sci, chalet ed experiences” né sfarzo ostentato, insomma, per questo triste Natale 2023. Per una volta, i Ferragnez sono costretti a tenere un profilo basso.
Franco Lodige, 27 dicembre 2023
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