Esteri

Quel passo indietro clamoroso sulla furia woke del cambio di sesso

Persino il governo iper-progressista scozzese è stato costretto a mettere mano alle linee guida mediche

cambio sesso pericoli © Marjan_Apostolovic e ADragan tramite Canva.com

Premessa: il governo scozzese è di quelli iper-progressisti, tanto da costringere l’esecutivo centrale di Rishi Sunak a intervenire con un veto sulla legge in materia di “gender free”. Ma il buonsenso è arrivato anche dalle parti di Edimburgo. Nelle scorse ore è stata messa nero su bianco una proposta di legge che ammette “conseguenze negative non intenzionali” della  politica trans-inclusiva di consentire ai pazienti di cancellare i riferimenti al loro sesso biologico e di essere invece riconosciuti in linea con la loro identità di genere. Nessun provvedimento straordinario, degno di passare alla storia, ma in questo tempo afflitto dalla furia woke non si può dare niente per scontato.

Come riportato dal Telegraph, si tratta di un passo indietro a tratti clamoroso. Il governo scozzese in precedenza aveva insistito nel consentire ai pazienti di presentarsi con la loro identità di genere per una “esperienza migliore” e per permettere “una migliore pianificazione sanitaria”. Ora, invece, le nuove linee guida proposte riconoscono un “rischio clinico” se il personale medico venisse tenuto all’oscuro riguardo al sesso biologico di un paziente. Anche qui la scoperta dell’acqua calda, ma comunque un segnale importante nell’epoca dei risvegliati.

Come evidenziato dagli esperti, alcuni test medici potrebbero essere interpretati in modo errato di fronte a un paziente trans e di conseguenza potrebbero essere somministrati trattamenti inutili se non controproducenti. “Il classico esempio di dove questo potrebbe creare un problema è l’emoglobina, dove valori anomali possono essere un segnale di allarme per il cancro”, la testimonianza di un medico scozzese: “Se si presume che un campione provenga da un maschio quando in realtà proviene da una femmina, si potrebbero perdere informazioni davvero vitali”.

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Ricordiamo che in Scozia i pazienti possono cambiare il loro sesso ufficialmente riconosciuto dal Servizio Sanitario Nazionale semplicemente facendo una richiesta al medico di famiglia. Inoltre, è possibile modificare una cifra del numero CHI – codice univoco assegnato a ogni paziente – per l’esattezza la nona delle dieci cifre che è sempre un numero pari per le donne e dispari per gli uomini. “Il numero CHI doveva seguire un paziente dalla culla alla tomba, per assicurarsi che tutti fossero facilmente identificabili ed evitare confusioni”, ha aggiunto il medico: “È molto difficile vedere alcun vantaggio nel consentire ai pazienti di cambiarlo, soprattutto perché le cartelle cliniche sono già confidenziali e i medici condividerebbero le informazioni sul sesso biologico solo se rilevanti”.

Il governo dell’SNP ha ordinato una revisione della politica di gestione dei dati per l’assistenza sanitaria e sociale, con una bozza delle nuove linee guida inviata al personale del servizio sanitario nazionale per la consultazione. L’aggiornamento proposto evidenzia che la politica trans di lunga data, in vigore almeno nell’ultimo decennio, potrebbe avere “conseguenze negative non intenzionali sulla salute generale [di un paziente] laddove questi abbia scelto un nome e un’identità di genere che differisce da quelli attualmente designati legalmente. nome e sesso loro assegnati alla nascita”. E aggiunge: “Le decisioni basate, ad esempio, sui risultati dei test, possono differire tra quelli con il cromosoma XX e quelli con il cromosoma XY a causa delle differenze fisiologiche e biologiche. Pertanto – si legge ancora – potrebbe esserci un rischio clinico se il sesso biologico non è noto al medico, poiché potrebbe essere necessario che il trattamento sia basato sul sesso del paziente alla nascita anziché sulla sua identità di genere”. La bozza del vademecum richiede inoltre che i pazienti vengano informati dei pericoli quando richiedono una modifica del loro sesso nelle cartelle cliniche, dettaglio assente nella versione precedente. Un passo in avanti verso il buonsenso, questo è certo.

Massimo Balsamo, 7 febbraio 2024